il progetto
Trani, il porto pedonabile tutto l’anno? La mozione fa discutere politica e residenti
Si punta a far partire una sperimentazione per la migliore fruibilità di monumenti e patrimonio storico, oltre a valorizzazione turistica, vivibilità e sicurezza
TRANI - «Rendere pedonale l’aria portuale nel tratto compreso fra l’intersezione con via Tiepolo e quella con via Prologo, attraverso una fase sperimentale finalizzata ad una pedonalizzazione permanente».
È questo il primo dei tre punti della mozione con cui il consiglio comunale impegnerà il sindaco e la sua giunta a promuovere il porto pedonale tutto l’anno, e non soltanto nei fine settimana di alcuni mesi e in estate. La mozione fa parte dell’ordine del giorno della seduta in programma oggi alle 16, con seconda adunanza fissata per lunedì 3 febbraio alla stessa ora, nel cui ordine del giorno sono presenti tutti i provvedimenti propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale.
«SENZ’AUTO TUTTO L’ANNO» Prima di passare alla manovra, però, spicca un’altra serie di proposte di delibera tutt’altro che di secondo piano, a cominciare da quella che proverà a rendere istituzionale, durevole tutto l’anno ed immutabile la pedonalizzazione dell’area portuale. La mozione, condivisa dalla maggioranza del sindaco Amedeo Bottaro, è delle sezioni tranesi di Legambiente e Federazione italiana ambiente e bicicletta.
La premessa è che «le aree pedonali rivestono un’importanza cruciale non solo sul piano urbanistico, ma anche sociale - si legge nella mozione da approvare -, contribuendo ad aumentare la viabilità e qualità della vita dei cittadini, ridurre i livelli di inquinamento atmosferico e acustico, la congestione del traffico e, più in generale, l’uso del mezzo privato motorizzato per gli spostamenti brevi».
I VANTAGGI Inoltre, secondo i proponenti, «promuovono l’innalzamento dei livelli di sicurezza stradale, incentivano la mobilità attiva con conseguente miglioramento della salute fisica e psichica dei cittadini che la praticano, favoriscono la creazione di spazi sicuri per iniziative sociali, attività commerciali e nuovi centri di aggregazione, realizzano ambiti urbani qualificati che esaltino i valori identitari delle zone storiche».
Più nel merito della proposta, «l’area portuale da via Tiepolo a via Prologo - scrivono le due associazioni - presenta caratteristiche tipologiche idonee per la trasformazione in area pedonale, oltre modo già sperimentata con successo in periodi transitori. La suddetta trasformazione è favorita dalla presenza di arterie stradali adiacenti e alternative, in grado di assorbire il traffico veicolare che attualmente attraversa l’area portuale la creazione di un’isola pedonale portuale comporterebbe effetti positivi nell’immediato e sul lungo periodo, riducendo l’inquinamento atmosferico e acustico ed aumentando il numero di utenti del trasporto pubblico locale, nonché offrendo migliore tutela e fruibilità per monumenti e patrimonio storico e artistico, valorizzazione turistica, più vivibilità e sicurezza».
una viabilità alternativa Peraltro, la proposta di pedonalizzazione del porto - sostenuta anche dalla consulta ambientale e dalle associazioni I colori degli anni e Anima terrae - riconosce «che si deve garantire la viabilità del trasporto pubblico locale e dei ciclisti, nonché percorsi accessibili e inclusivi per le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Bisogna poi contemperare - aggiungono i proponenti - le esigenze dei residenti e degli esercenti attraverso l’adozione di un protocollo d’Intesa che disciplini le modalità di transito per i veicoli di servizio e approvvigionamento».
Infine, il porto senz’auto dovrà essere «coerente con le determinazioni del Piano urbano della mobilità sostenibile in corso di adozione, prevedendo la realizzazione di forme di mobilità alternativa per garantire spostamenti sostenibili, nonché direttrici ciclabili integrate e parcheggi di interscambio».
La proposta chiede di «avviare la sperimentazione della pedonalizzazione del porto in tempi brevi, con il coinvolgimento di residenti, esercenti e associazioni in un percorso partecipativo». E, contestualmente, di «verificare l’impatto della pedonalizzazione sulla circolazione del centro storico, nonché l’effettiva accessibilità dei veicoli di servizio, di approvvigionamento e di utenti con ridotta mobilità».