disagio
Barletta, piove nella scuola ma la manutenzione latita: servono 350mila euro per il plesso di largo Primavera
Quando piove si allaga l’atrio. La questione al vaglio di Palazzo di Città
BARLETTA - Servirà una cifra tra 300 e 350mila euro per ripristinare lo stato dei luoghi nel plesso di largo Primavera dell’istituto comprensivo Giovanni Paolo II. Ormai da diversi anni, la struttura è interessata da problematiche relative all’impermeabilizzazione che portano all’allagamento dell’atrio in caso di precipitazioni piovane nemmeno troppo intense come invece quelle che in questi giorni si stanno abbattendo sulla città.
In quel plesso, ci sono bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria costretti a fare i conti con una situazione di disagio a tratti incredibile. Le infiltrazioni si fronteggiano con un secchio che raccoglie le gocce provenienti dal soffitto, tante sono le difficoltà e gli episodi eclatanti che si sono succeduti negli anni. Ad esempio, a Natale 2023, la popolazione scolastica fu costretta a «sgombrare» il presepe per evitare pericoli. A nulla sono valsi gli interventi fin qui messi in campo per tentare di risolvere una questione che da tempo è sul tavolo dell’amministrazione comunale.
Nel corso del consiglio comunale del 29 novembre scorso, con una domanda di attualità formulata dai consiglieri di Coalizione Civica ed in particolare dal capogruppo Carmine Doronzo, fu chiesto all’assessore ai Lavori Pubblici Lucia Ricatti se fossero stati previsti lavori urgenti di impermeabilizzazione dei solai. L’assessore riferì di sopralluoghi effettuati nel mese di ottobre dai quali era emersa la presenza di «macchie di umidità sui soffitti dell’atrio dovuti all’infiltrazione di acqua meteorica provenienti dalla copertura oltre a distaccamenti di guaine sulle quali si deve intervenire».
Ricatti ha parlato di un lavoro degli uffici «per un Dip da approvare con un quadro economico che si aggira intorno a 185mila euro, con alcuni costi non previsti nei prezzari regionali di riferimento in via di definizione cui vanno sommati i costi relativi alla sicurezza e gli oneri previsti dalla legge. L’obiettivo è inserire l’intervento nel piano triennale delle opere pubbliche per risolvere la situazione».
La cifra totale da investire sembrerebbe ora ammontare a circa 350mila euro. «Ribadisco, come già fatto un mese fa in consiglio comunale, che la scuola è attenzionata. Gli uffici - ha sottolineato Ricatti - hanno approntato un quadro economico dei lavori da eseguire quantificato intorno ai 300-350mila euro. Per questo motivo, nel piano triennale delle opere pubbliche per il 2025, abbiamo già programmato l’intervento su questa scuola». Ricatti ha sottolineato come si tratti di «interventi impegnativi così come quelli che sono stati eseguiti sulla scuola Rodari. Provengono da una situazione che si è protratta per molto tempo ed anche la tipologia di scuola, con la presenza di vetrate dalle quali arrivano infiltrazioni, rendono la situazione più difficile. Io credo che appena saranno trovate le risorse interverremo, stiamo lavorando sul Dip da approvare in giunta per poi procedere al progetto esecutivo e all’affidamento dei lavori».
Si dovrà attendere, dunque, almeno fino all’approvazione del bilancio di previsione che dovrà arrivare entro il 28 febbraio.