AMBIENTE

Barletta, in Consiglio la questione polveri: «Residui non cancerogeni di fosforo»

Adriano Antonucci

Il sindaco: «Le responsabilità saranno individuate». Le reazioni: «dichiarazioni preoccupanti. bisogna aspettare la conclusione delle analisi in corso»

BARLETTA - La questione ambientale arriva in consiglio comunale ed è polemica sulle dichiarazioni del sindaco. La vicenda delle polveri giallo-arancioni che nei giorni scorsi hanno invaso l’area della zona industriale, in particolare via Misericordia e via del Mare, è stata oggetto di discussione nell’aula di via Zanardelli in seguito ad una domanda di attualità rivolta dalle opposizioni al sindaco Cosimo Cannito.

Nel suo intervento, il primo cittadino ha voluto chiarire alcuni aspetti partendo dal presupposto che «bisogna attendere i risultati delle analisi di Arpa (avviate nella giornata di martedì ed ancora in corso, ndr) che abbiamo immediatamente convocato, ma io un’idea la ho e penso che le responsabilità saranno individuate perché c’è una correlazione di natura chimica, tecnica e industriale».

Sulla base di questo, il sindaco ha comunicato di essersi rivolto «al centro antiveleno di Pavia con il quale ho condiviso informazioni. Se il materiale depositato fa riferimento al fosforo, non è cancerogeno. Io penso che si tratti di fosforo che è il prodotto della lavorazione di un’industria che lavora in quella maglia urbanistica. Questo deve tranquillizarci molto, ma una volta accertate cause e natura del materiale partiranno le eventuali sanzioni previste dalla legge».

A questo il sindaco ha aggiunto di non «aver riscontri di cure sanitarie riconducibili all’inalazione dei materiali in questione». Annunciando l’imminente convocazione del tavolo interistituzionale con le associazioni ambientaliste, Cannito ha poi sottolineato di «condividere la preoccupazione dei cittadini» e di aver sollecitato Arpa «a consegnare le analisi in tempi brevi».

Le difficili condizioni meteo dei giorni scorsi avevano messo in dubbio la possibilità di avviare i campionamenti nella giornata di martedì, come annunciato dall’amministrazione nello scorso fine settimana, ma i tecnici Arpa sono riusciti ad effettuare i prelievi di cui ora si attendono i risultati.

le reazioni Le affermazioni del primo cittadino hanno fatto discutere sia in aula che fuori. La capogruppo del Partito Democratico Rosa Cascella ha definito la risposta del sindaco «generica ed evasiva» evidenziando la richiesta di «far diventare permanente il tavolo interistituzionale» e chiedendo allo stesso tempo all’amministrazione di «prendere di petto la situazione attivando delle campagne ambientali serie e programmate».

Il capogruppo di Coalizione Civica Carmine Doronzo ha definito «preoccupanti» le dichiarazioni del sindaco. «Cannito - ha sottolineato Doronzo - ha sostanzialmente detto che le emissioni provengono da aziende della città senza specificare cosa voglia fare in via precauzionale per queste situazioni. Noi gli chiediamo di chiarire subito gli esiti dei controlli e i provvedimenti da mettere in campo».

Su quanto dichiarato dal sindaco in consiglio comunale si sono espresse anche le associazioni ambientaliste. Il presidente di Legambiente Barletta Raffaele Corvasce ha evidenziato come «nessuno dovrebbe spingersi a fare affermazioni simili senza un briciolo di fondamento scientifico. L’unica cosa accettabile è attendere la conclusione dei procedimenti in corso, far lavorare gli enti preposti con tranquillità ed evitare di creare confusione con dichiarazioni insensate per voglia di protagonismo irrefrenabile».

La discussione sull’ambiente ha polarizzato il consiglio comunale dal quale, con la mancata approvazione di tutti i provvedimenti discussi, è emerso anche un dato politico rilevante.

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