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Una nuova biblioteca a Barletta, 5mila volumi sulla «Storia Patria» a palazzo San Domenico
L’inaugurazione della nuova sede della biblioteca della sezione di Barletta della Società di Storia Patria per la Puglia «Salvatore Santeramo»
BARLETTA - Il polo culturale di palazzo San Domenico si arricchisce di un nuovo prezioso tassello. L’inaugurazione della nuova sede della biblioteca della sezione di Barletta della Società di Storia Patria per la Puglia «Salvatore Santeramo» all’interno di alcuni locali di corso Garibaldi, a due passi dal palazzo storico di via Cavour, rappresenta il compimento di un percorso avviato da diversi anni. La biblioteca, che conta oltre 5000 volumi, alcuni dei quali rari e di pregio, testimonia la discendenza della Società di Storia Patria barlettana dalla storica associazione degli «Amici della Storia e dell’Arte Barlettana», che tanto ha contribuito, a partire dagli anni venti del Novecento, a studiare, far conoscere e valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico cittadino.
«Finalmente - ha affermato il presidente il presidente della Sppp di Barletta, Mariano Stellatelli - possiamo tornare a casa. Si conclude un percorso avviato da decenni e avremo una sede dove operare con tranquillità. Metteremo volumi dei soggetti più svariati a disposizione della cittadinanza e soprattutto dei giovani e delle scuole con le quali collaboriamo costantemente». Incrementata notevolmente nel corso degli ultimi decenni, grazie anche alla generosa disponibilità della Società Napoletana di Storia Patria e delle donazioni di numerosi privati, la biblioteca è interamente catalogata sul portale nazionale delle biblioteche. «Quando si apre una biblioteca - ha affermato il rappresentante della Società Napoletana di Storia Patria, Francesco Ceci - è sempre una buona notizia. Noi abbiamo dato un piccolo contributo di fraternità con la donazione di libri di meridionalismo e d’arte provenienti dalla nostra storica biblioteca».
Ma cosa troverà chi vorrà consultare il fondo della biblioteca della società barlettana di storia patria? A spiegarlo è Esther Larosa, bibliotecaria e responsabile di una catalogazione avviata nel 2013 nella vecchia sede della chiesa di Sant’Antonio. «Ci sono 5000 volumi di cui 85 sono testate di periodici. L’organizzazione - ha sottolineato la bibliotecaria - è per sezioni, a seconda dell’argomento trattato, oltre che a scaffale aperto. L’utente venendo in sede potrà consultare libri d’arte, di architettura, di storia locale, libri che riguardano la storia di Barletta dalla fine dell’800 ai giorni nostri. La biblioteca sarà accessibile da corso Garibaldi lato strada, da gennaio comunicheremo gli orari per il 2025». Soddisfatto per il risultato raggiunto il sindaco, Cosimo Cannito: «Si realizza un impegno che avevo assunto, il Comune ha investito molto sulla cultura e questo è un esempio concreto di come la città di Barletta voglia crescere e migliorare».