il fatto
Canosa, in via Buccari dopo la voragine arriva l'ordinanza di sgombero degli edifici
I proprietari degli edifici dovranno inoltre avviare le attività di verifica e risanamento delle strutture , a loro spese
CANOSA - Ordinanza di sgombero per i proprietari degli immobili a piano terra siti in via Buccari, angolo via Corsica, mentre i proprietari degli edifici di via Corsica, angolo via Buccari e via Calabria angolo via Buccari dovranno avviare le attività di verifica statica e monitoraggio delle strutture portanti entro e non oltre cinque giorni dalla notifica del provvedimento.
È questo, in sintesi, il contenuto dell’ordinanza del sindaco di Canosa, Vito Malcangio, emessa nei giorni e poi notificata a seguito delle verifiche sulla staticità dei palazzi compiute dai tecnici del IV Settore del Comune nei giorni successivi al cedimento di parte della sede stradale avvenuto in via Buccari lo scorso 28 settembre.
I proprietari degli immobili citati nell’ordinanza dovranno eseguire, inoltre tutti gli interventi di risanamento e ricostruzione delle parti strutturali eventualmente danneggiate dall’evento al fine di scongiurare il deperimento ed il degrado delle stesse, oltre ad eseguire contestualmente indagini geologiche e geotecniche nel sottosuolo in questione al fine di accertare la presenza di cavità antropiche. L’esito sarà da comunicare ai competenti uffici tecnici comunali in modo da eseguire gli idonei interventi di verifica statica, messa in sicurezza e bonifica di cavità eventualmente accertate nel sottosuolo.
Il complesso dei lavori graverà economicamente sui proprietari degli edifici considerando che al momento non sono chiare la causa e le eventuali responsabilità del cedimento.
L’evento che ha determinato l’ordinanza si è verificato nel pomeriggio del 28 settembre scorso, quando parte della sede stradale di via Buccari, in prossimità dell’incrocio con via Corsica, fu interessata da un cedimento nel quale si notava una sensibile fuoriuscita di acqua proveniente dal tronco della rete idrica esistente. Fortunatamente in quel momento la strada era deserta ed il cedimento non provocò danni né a persone né ad autovetture parcheggiate nelle vicinanze.
Nell’immediatezza intervennero i tecnici del IV Settore del Comune per il transennamento della sede stradale e per chiedere al personale di AQP la chiusura del tronco idrico interessato. I tecnici accertarono anche che la voragine lasciava intravedere una zona molto più̀ estesa al di sotto del manto stradale e riscontrarono successivamente la presenza di una cavità antropica che si estendeva al di sotto dei fabbricati interessando le loro strutture di fondazione. Da qui l’invito agli occupanti dei due fabbricati coinvolti ad abbandonare le abitazioni al fine di eseguire i primi interventi di messa in sicurezza e verifica di stabilità. Nei giorni successivi la voragine è stata colmata e, completati i lavori di ripristino, la strada è stata riaperta al traffico.
I successivi accertamenti compiuti dai tecnici comunali hanno indotto il sindaco ad emettere l’ordinanza dell’11 novembre al fine di «prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e, segnatamente, a tutelare l’integrità fisica di quanti accedono ai fabbricati per civili abitazioni posti tra le vie Corsica, Buccari e Calabria e di quanti percorrono le dette vie pubbliche».