mala movida

Canosa, arriva il daspo urbano per lo spacciatore della movida

DAVIDE SURIANO

Divieto di accesso nell’area della villa comunale per un pusher 53enne

CANOSA DI PUGLIA - Nei giorni scorsi è stato sorpreso e arrestato in pieno centro per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ora non potrà più accedere per un anno a determinati luoghi della città. Il Questore di Barletta-Andria-Trani, Alfredo Fabbrocini, ha emesso un provvedimento di divieto di accesso nell’area urbana della villa comunale di Canosa di Puglia nei confronti di un 53enne canosino pluripregiudicato.

Il divieto notificato dal Questore riguarda, oltre alla villa, anche bar, caffetterie, enoteche, pizzerie e qualsiasi esercizio commerciale dove sono somministrate bevande e alimenti nella zona compresa tra via Puglia, via Fabrizio Rossi, via Alcide de Gasperi, via G. Oberdan, vico Dalmazia e vico Lagosta.

«Il divieto di accesso alle aree urbane (Dacur), più comunemente noto come “Daspo Urbano” - si legge in una nota della Questura BAT - fa parte di quelle misure di prevenzione, di carattere amministrativo, emesse nei confronti di soggetti considerati socialmente pericolosi, in questo caso, a causa dell’attività di spaccio di stupefacenti, con il fine di impedire ai destinatari di frequentare le zone ove il reato è stato commesso. Esse mirano a garantire la legalità sul territorio a prescindere da una condanna penale». Ma non è tutto.

Dopo un’attenta istruttoria svolta dall’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura di Andria, «valutata la pericolosità sociale del soggetto ed il suo curriculum criminale», il Questore Fabbrocini ha emesso nei confronti dell’uomo anche il provvedimento dell’avviso orale. «Questa misura di prevenzione - spiegano ancora dagli uffici di via dell’Indipendenza - ha il valore specifico di monito e mira a prevenire che il soggetto, dalla cui condotta pregressa emerge la concreta possibilità che possa perseverare nella commissione di reati, continui a mantenere la stessa inclinazione, invitandolo a mantenere una condotta conforme alla legge e prevedendo, in caso contrario, la possibilità di essere proposto per la più grave misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza». I “Dacur” emessi sin qui dalla Questura di Barletta-Andria-Trani salgono quindi a 42, mentre sono complessivamente 79 gli avvisi orali notificati ad altrettanti destinatari su tutto il territorio della sesta provincia pugliese. Solo pochi giorni fa, il 17 ottobre, a Canosa sono stati arrestati quattro soggetti sempre per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Operazione denominata “Rossoblu” e che ha visto impegnati, in quel caso, i carabinieri.

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