fiamme nell’egeo
Trani, famiglia intrappolata nelle fiamme di Rodi: «Stiamo bene, torniamo domani»
La grande paura è passata per i tranesi ora ospitati in un convento
TRANI - «Stiamo tutti bene, grazie. Torniamo a casa mercoledì». Le parole del capofamiglia prospettano il lieto fine della vicenda, a tratti davvero drammatica, della famiglia tranese tuttora bloccata a Rodi a seguito del devastante incendio che ha distrutto gran parte della porzione meridionale dell’isola greca, costringendo migliaia di turisti ad abbandonare in fretta le località di villeggiatura per mettersi in salvo.
Tale necessità è toccata anche ad un professionista di Trani che, insieme con sua moglie e la loro figlia di 8 anni, nella notte tra sabato e domenica erano stati rapidamente evacuati dall’albergo in cui soggiornavano per essere trasferiti con mezzi di fortuna in un altro residence in cui avrebbero almeno trascorso la notte, nell’attesa di comprendere come si stesse evolvendo la dedicata situazione. Purtroppo le fiamme continuavano ad avanzare ed anche la soluzione provvisoria risultava non più sicura: così, domenica mattina, tutti in pullman per risalire verso nord e fino alla città di Rodi, dove nel frattempo la Protezione civile greca, in costante contatto con la Farnesina per quanto riguarda i turisti provenienti dall’Italia, aveva allestito altri luoghi in cui riparare in sicurezza.
Alla famiglia tranese è toccato un convento di religiosi, nel quale hanno trovato accoglienza, disponibilità e calore. Quasi a rinnovare, a distanza di mille anni, quell’abbraccio indissolubile fra Trani e la Grecia, reso tale da quel giovinetto ellenico, Nicola, accolto a Trani amorevolmente da Pellegrino e che ne sarebbe diventato patrono. Nei prossimi giorni San Nicolino sarà nuovamente festeggiato e proprio domani, mercoledì 26 luglio, a due giorni dall’inizio della festa patronale, la famiglia tranese tornerà in città con il volo che aveva pianificato per il ritorno dalle vacanze, da Rodi a Napoli, con successivo trasferimento a Trani.
L’Ambasciata italiana ha fatto di tutto per garantire un charter che anticipasse i tempi del rientro, ma ad oggi non è stato possibile. «In ogni caso - fa sapere il capofamiglia -, siamo stati assistiti in ogni momento. In tanti ci sono stati vicino e devo ringraziare non soltanto la Protezione civile greca e l’Ambasciata italiana, ma anche il sindaco Amedeo Bottaro, che davvero non ci ha mai fatto mancare nulla».
Nel frattempo si va verso le 20.000 persone evacuate in uno scenario di totale stato di emergenza. La Farnesina consiglia, per i turisti che ancora debbano recarsi in Grecia, di valutare destinazioni alternative rispetto a Rodi e Corfù. In realtà proprio da questi appelli, e conseguenti informazioni, potrebbe nascere uno spiraglio per rientrare prima: infatti, la cancellazione di quasi tutti i voli con destinazione Rodi sta determinando la partenza di aerei vuoti, inviati esclusivamente a prelevare i turisti ancora bloccati sull’isola. Ma per la famiglia tranese, ormai, è solo questione di ore.