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l'agguato
Aldo Losito
15 Marzo 2021
ANDRIA Si torna a sparare ad Andria. Riesplode la paura e scorre nuovamente il sangue tra le strade della città fefericiana, a distanza di quasi due anni dal duplice omicidio che aveva riacceso la guerra tra i clan locali.
Lo scorso sabato sera è stato ferito gravemente il 29enne Vincenzo Mancino, gia noto alle forze dell'ordine per aver commesso reati di vario genere come furto, porto abusivo di arma da taglio (aggredì in pizzeria dei ragazzi barlettani nel 2015), resistenza a pubblico ufficiale e violazioni alle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale e dall’obbligo di soggiorno (due volte nel 2018).
L'uomo è stato subito ricoverato al “Bonomo” di Andria e versa in gravi condizioni. Il 29enne è stato colpito da un proiettile ad un gluteo e ha riportato gravi lesioni al volto e sul corpo, anche perché probabilmente malmenato.
L'agguato è avvenuto intorno alle 20 in piazza delle Regioni, nelle vicinanze della chiesa di Madonna di Pompei, nel quartiere Monticelli alla periferia Andria. L'uomo dopo essere rimasto ferito, pare essersi trascinato fino alla vicina via Campania, dove poi si è accasciato al suolo. Qui è stato soccorso dalla gente di passaggio, che ha subito allertato il 118.
Potrebbe essere stato più di uno a colpire Mancino, per quella che ha i connotati di una vera e propria spedizione punitiva. Uno sgarro negli ambienti malavitosi potrebbe essere una della cause alla base dell'aggressione, ma gli investigatori non escludono anche ipotesi di altro genere, visto che la guerra tra i clan resta sempre molto viva in città.
I PRECEDENTI - Gli ultimi agguati in ordine di tempo risalgono all'estate del 2019, quando furono uccisi due esponenti di spicco del clan Griner-Capogna. A perdere la vita furono Vito Griner (il 24 giugno) e un mese dopo Vito Capogna (il 25 luglio), in quella che è stata definita l'estate più sanguinosa di Andria, proprio per la guerra tra bande rivali che si contendono ancora oggi il mercato della droga sul territorio.
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