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Nico Aurora
16 Febbraio 2021
È fortemente peggiorato lo stato del muraglione della villa comunale a seguito delle forti mareggiate degli ultimi due giorni. Infatti, il moto ondoso ha ulteriormente sgretolato il paramento murario del terrapieno al di sotto dei giardini pubblici, così che il mare è penetrato ancora più profondamente nelle viscere delle antiche mura della città compromettendo ancora di più uno stato dei luoghi che i tecnici incaricati hanno già formalmente qualificato come «di possibile dissesto».
Dalle foto scattate nella giornata di ieri si nota con evidenza, anche agli occhi di un non addetto ai lavori, che le tre principali cavità si sono ulteriormente accresciute in larghezza e profondità e che l’ampia macchia nera che si è formata intorno, a seguito della penetrazione del mare fra quelle antiche mura, si sia sua volta espansa fino a raggiungere il piano di calpestio del vialetto sovrastante.
Una situazione che appare, dunque, ai limiti dell’emergenza e che sembra non concedere tregua alcuna correndo più velocemente di un procedimento amministrativo che pure è stato avviato per porre rimedio a questo sempre più grave problema.
L’ingegner Michele Cappiello, al quale nel 2019 era stato affidato il servizio di ingegneria e architettura relativo allo studio di fattibilità tecnico economica del restauro di quel tratto di litorale sottostante la villa comunale, nella sua relazione scrive testualmente che «allo stato non risultano esaustivamente escluse potenziali cause di dissesto dovute alla stabilità della falesia retrostante la muraglia, anche alla luce delle indagini svolte nel 2009 che hanno evidenziato la presenza puntuale di cavità generate nel tempo dall’erosione marina».
In altre parole, l’intera area della villa sovrastante il muraglione sul mare, nel tratto adiacente il lido Aquae, potrebbe crollare e ed il maltempo dello scorso fine settimana potrebbe accelerare tale infausto destino.
A questo punto, il dirigente ha avviato una richiesta di offerta, rivolta a cinque operatori del settore, per l’affidamento delle prestazioni relative alle campionature per indagini geognostiche e geofisiche, comprendenti anche una relazione geologica con l’interpretazione delle prove e valutazione di compatibilità dell’intervento. Il capitolato contempla, inoltre, il ripristino a perfetta regola d’arte con salvaguardia di alberature, arredi ed elementi lapidei al contorno.
In un precedente intervento di consolidamento della falesia, eseguito nell’ottobre 2010, furono realizzate infiltrazioni di cemento dall’alto, ma non vi erano progetti o lavori realizzati per il consolidamento, restauro e recupero funzionale del paramento murario esterno, sempre più esposto agli agenti atmosferici ed al moto ondoso marino che ha provocato un sempre maggiore e più grave distacco di quel rivestimento.
Nel frattempo, la stessa area sarà oggetto di lavori di ripascimento di quella porzione di litorale, insieme con un altro tratto sottostante la villa comunale ed altre due porzioni di litorale su lungomare Colombo e capo Colonna.
L’intervento di risanamento e restauro conservativo del muro, pertanto, avverrà soltanto dopo il ripascimento di quella porzione di litorale, così che l’impresa esecutrice del restauro avrà come base e area di cantiere la spiaggia ciottolosa che, nel frattempo, si sarà formata a seguito dei lavori aggiudicati con il recente appalto bandito dal Comune.
Quanto alle pietre che formavano il rivestimento della falesia di contenimento, e dunque erano parte integrante dell’antica muratura della città, molte delle quali irreparabilmente disperse in mare, sarà proprio il progetto a indicare di quale tipo dovranno essere le nuove e la Soprintendenza ad autorizzarle.
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