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La riconversione
Nico Aurora
20 Dicembre 2018
L’arco sterile è già arrivato, la risonanza magnetica prenderà posto appena i locali dell’ex farmacia territoriale saranno disponibili.
Al Presidio territoriale di assistenza di Trani si cambia decisamente: del vecchio ospedale restano solo mura e ricordi, ma negli ambienti, al posto delle sale di degenza, si moltiplicano i servizi per allontanare quanto più possibile i cittadini dai letti e fornire loro risposte tempestive ed efficaci ai loro bisogni di salute.
Basti pensare che un intervento chirurgico oculistico, grazie all’arco sterile, si può effettuare nel giro di due ore passando direttamente dalla visita allo strumento appena inaugurato, per sottoporsi all’operazione senza neanche entrare in una sala operatoria, proprio perché la stessa macchina, come suggerisce il nome, è già sterilizzata grazie alla sua struttura ed ai flussi magnetici trasmessi fra i cristalli che la delimitano.
Finora, invece, serviva un approccio molto complesso, con conseguente perdita di tempo: «Per sottoporsi alla terapia intravitreale - spiega il direttore del servizio, Pasquale Attimonelli - bisognava stare nei turni delle sale operatorie, quindi ci si perdeva nella congestione delle stesse. Oggi, da noi, le liste di attesa sono di circa un mese, ed è già uno dei migliori risultati in Italia, ma capite bene quanto l’arco sterile ci farà guadagnare. Infatti, al di là della piena efficacia della terapia, la grande conquista sarà la tempestività: a Trani, quando ad un paziente verrà diagnosticata una maculopatia essudativa, immediatamente sarà condotto da una stanza all’altra per sottoporsi alla terapia intravitreale tramite arco sterile».
E, così, si risparmiano tempo e denaro: «Vogliamo fare terminare i viaggi della speranza, dice il direttore generale della Asl di Barletta-Andria-Trani, Alessandro Delle Donne -. Questa macchina, di cui Trani s’è dotata, è la seconda non solo in Puglia, dopo il Policlinico di Bari, ma in Italia. Possiamo totalmente ribaltare le tendenze e fare venire qui, da tante altre parti della penisola, pazienti a sottoposti a questo veloce ed efficace trattamento».
L’arco sterile è stata posizionato all’interno del day service chirurgico multidisciplinare diretto dal dottor Francesco Barbangelo. Il servizio è attivo da settembre 2016 ed è dotato di due sale operatorie, di cui una oculistica: nel corso del 2017 vi sono stati effettuati 1061 interventi, mentre nel corso del 2018 il numero si è accresciuto a 1155. Il day service chirurgico garantisce interventi di oculistica, chirurgia di superficie, ortopedia, ginecologia, urologia e senologia.
La risonanza magnetica, del tipo da 1,5 Tesla di ultima generazione, a sua volta verrà allocata nei locali sotterranei in cui una volta c’erano i medicinali, in quanto ambienti perfettamente collegati con la Radiologia attraverso un ascensore che pone le due strutture in piena osmosi funzionale fra loro.
I lavori di messa a punto degli ambienti sono già in corso, poi arriverà la macchina con tutto quanto il resto, per fare sì che l’Azienda sanitaria locale della Bat si doti della terza risonanza magnetica dopo quelle già disponibili ad Andria e Barletta.
Anche in questo caso i tempi di attesa per un esame si ridurrebbero drasticamente: «Dagli attuali cinque mesi - stima mediamente il direttore generale -, a non oltre venti giorni con la nuova disponibilità di Trani».
I tempi di completamento dei lavori e dotazione dello strumento sono stati stimati in non più di tre mesi, mentre nel frattempo l’azienda doterà il servizio del personale adeguato, pari ad almeno sei unità.
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