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19 Giugno 2018
LUCA DE CEGLIA
BISCEGLIE - Sul caso del grave stato di degrado in aumento a Cala Pantano, sulla costa di levante a Bisceglie, è stato aperto un fascicolo di indagine da parte di guardia costiera e magistratura. Intanto il gruppo Pro Natura coordinato dal dott. Mauro Sasso ha presentato un ulteriore esposto in merito. Al Pantano, laddove erano state censite 120 specie di uccelli, ora si può avvistare solo l’abbandono e il regresso sociale che col passar del tempo sta distruggendo il prezioso ecosistema umido costiero e ha fatto fuggire la gran parte dell’avifauna di interesse naturalistico, che ora preferisce sostare sui lidi tranesi più tranquilli di Ariscianne e Boccadoro.
“Non solo ci sono tonnellate di rifiuti invadono l’area demaniale e le strade di accesso, ma è facile imbattersi anche in automezzi che circolano indisturbati sin sulle rive della Cala e camperisti abusivi e sono stati segnalati episodi di musica sparata a tutto volume, in barba a leggi ed ordinanze”, dice Sasso.
“Dopo l’operazione “Pantano pulito” svoltasi a maggio scorso, nella quale sono stati raccolti 30 sacchi di rifiuti, abbiamo inviato una lettera a sindaco, Ufficio Locale Marittimo, comandante della polizia locale e gestore della raccolta rifiuti e degli uffici comunali preposti, per segnalare la presenza di rifiuti ingombranti che non era stato possibile rimuovere, tra i quali sanitari rotti, mobili fracassati, pneumatici, carcasse di barche, materiale plastico ingombrante, tronchi e rami, nonché materiale speciale e pericoloso come carcasse di televisori e lastre presumibilmente di amianto – sostiene Pro Natura - non avendo ricevuto alcun riscontro, alla fine di maggio abbiamo sollecitato l’intervento di bonifica con una nuova istanza, sottolineando che tale situazione, oltre ad essere segno di profonda inciviltà, potrebbe causare un grave danno alla salute dei fruitori degli spazi pubblici”.
Nel frattempo continua con SpazzaTour” l’attività di monitoraggio dell’agro. “A giugno 2017 abbiamo reso noto il risultato della mappatura di 84 siti nelle zone extraurbane e periurbane oggetto di abbandono abusivo dei rifiuti ma dopo un anno, a fronte della bonifica di alcuni dei siti individuati, registriamo l’aumento a 90 dei luoghi utilizzati per l’abbandono illegale, dei quali 6 su suolo privato, 1 in area demaniale costiera (Cala Pantano), 83 ai margini delle strade – dice il presidente Sasso - il 15% è contaminato da amianto e sono aumentate a 10 le zone di accumulo temporaneo, che vengono periodicamente pulite.
Va sottolineato che i dati raccolti sono sottostimati e l’abbandono abusivo dei rifiuti non si arresta rispetto ad un analogo censimento eseguito nel 2004. Abbiamo individuato, infatti, 56 nuovi siti mentre sono ancora utilizzati per l’abbandono abusivo dei rifiuti 34 siti già segnalati 14 anni fa e dalla nostra mappatura si potrebbe ipotizzare che la superficie interessata è non inferiore a mille mq per un ammontare di almeno 10 tonnellate di spazzatura.
Particolarmente preoccupante è la situazione di via Penta Palomba e delle complanari”. In conclusione secondo Pro Natura “occorre un radicale cambio di queste fallimentari politiche ambientali e restiamo fermamente convinti che non ci sarà mai valorizzazione delle aree di interesse naturalistico senza una vera forma di tutela legislativa, consci che le dinamiche stanno finalmente cambiando, confidiamo nel nuovo corso, nella speranza che le i nostri amici uccelli tornino a ripopolare l’area umida di Cala Pantano”.
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