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il 3 ottobre 2011
Redazione on line
29 Maggio 2018
BARI - La Corte di Appello di Bari ha confermato 8 condanne (riducendo le pene) e ha assolto 6 imputati al termine del processo di secondo grado per il crollo della palazzina avvenuto in via Roma a Barletta il 3 ottobre 2011 in cui morirono cinque donne.
In primo grado, nel dicembre 2015, i quattordici imputati - progettisti, costruttori, vigili urbani e funzionari del Comune - erano stati condannati a pene comprese fra i 5 anni e 6 mesi di reclusione e i 4 mesi per i reati, a vario titolo contestati, di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose plurimi, omissione di atti d’ufficio e violazione di norme antinfortunistiche. Stando all’ipotesi accusatoria il crollo fu causato dai lavori di demolizione della palazzina adiacente a quella dov'è c'era l’opificio nel quale morirono 4 operaie e la figlia del titolare.
La sentenza di appello è arrivata nella serata di ieri e ha dichiarato in alcuni casi la insussistenza in altri la prescrizione delle contestate contravvenzione relative a violazioni edilizie e antinfortunistiche, confermando le responsabilità sulle ipotesi di crollo, omicidio e lesione per quasi tutti gli imputati. All’allora direttore dei lavori del cantiere, l’architetto Giovanni Paparella, i giudici dell’appello hanno ridotto la pena a 4 anni e 5 mesi di reclusione (da 6 anni), al geometra Vincenzo Zagaria a 3 anni e 10 mesi (da 4 anni e 6 mesi), a Cosimo Giannini, legale rappresentante dell’omonima società proprietaria del suolo in cui si stava lavorando, a 4 anni (da 5 anni e 3 mesi), ai fratelli Salvatore, Andrea e Giovanni Chiarulli, della impresa esecutrice dei lavori di demolizione, a 2 anni e 9 mesi (da 4 anni e 7 mesi). Confermata la condanna a 4 anni di reclusione per l’ingegnere comunale Rosario Palmitessa e ridotta a 1 anno e 4 mesi (da 3 anni e 6 mesi) la condanna inflitta nei confronti del maresciallo della polizia municipale Giovanni Andriolo.
Assolti da ogni accusa il progettista della ditta Giannini, Pietro Fortunato e altre cinque persone tra funzionari e tecnici comunali. Confermati i risarcimenti danni alle 50 parti civili, 43 familiari delle vittime e sette tra enti, associazioni e sindacati, fra i quali Regione Puglia e Comune di Barletta.(ANSA).
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