Petrolio lucano, oggi l'udienza il 2 la sentenza del Riesame
Udienza del Tribunale del Riesame di Potenza per valutare i ricorsi presentati dai legali delle 15 persone coinvolte nell'inchiesta sul petrolio in Basilicata che, il 16 dicembre scorso, ha portato all'arresto, tra gli altri, dell’amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, e dell'imprenditore Francesco Ferrara, e in cui è coinvolto anche l'on. Salvatore Margiotta (Pd)
30 Dicembre 2008
POTENZA - Si conclude oggi l'udienza del Tribunale del Riesame di Potenza per valutare i ricorsi presentati dai legali delle 15 persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta sul petrolio in Basilicata che il 16 dicembre scorso ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, e dell’imprenditore Francesco Ferrara, e in cui è coinvolto anche l'on. Salvatore Margiotta (Pd).
L'udienza è cominciata oggi, intorno alle 12, con gli interventi dei legali di Levha, e degli altri rappresentanti della Total Italia coinvolti nell’inchiesta, che hanno parlato di “insussistenza degli indizi”. Per quanto riguarda Ferrara, l'avvocato Emilio Nicola Buccico, ha “contestato l’intero impianto accusatorio, sia per l’associazione a delinquere che per i reati satelliti”, mentre l’avvocato Giulia Bongiorno, secondo quanto si è appreso, avrebbe sollevato anche la questione dell’incompetenza territoriale poichè alcune delle vicende si sarebbero svolte altrove.
“Completa estraneità ai fatti e totale mancanza di prove” è stato invece il commento di Donato Pace, che difende Margiotta, per il quale il pm Henry John Woodcock aveva chiesto gli arresti domiciliari (richiesta rigettata dalla Camera).
Il Tribunale del Riesame potrebbe depositare il dispositivo domani o, con più probabilità, il prossimo 2 gennaio.
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