Una delle tre coltellate gli ha trafitto il cuore. Poi gli hanno tolto portafogli e telefonino e sono scappati. E' morto così la notte scorsa Francesco Lamboglia, di 48 anni. Il suo corpo era nei pressi della stazione di Napoli. Da lì era di passaggio, tornava a casa, nel Potentino, coi soldi guadagnati a Firenze come muratore
22 Dicembre 2008
NAPOLI - Francesco Lamboglia, di 48 anni, è stato ucciso la scorsa notte a Napoli con tre coltellate, di cui una al cuore. Probabilmente la vittima, operaio di professione, è rimasto vittima di una rapina. L’uomo, infatti, non è stato trovato in possesso del suo portafogli e del telefonino.
Il cadavere è stato trovato dalla polizia municipale in via Arnaldo Lucci, nei pressi della stazione centrale di Napoli, uno dei luoghi più pericolosi della città in particolar modo la notte. Lamboglia sarebbe stato ucciso poco dopo le ore 23.
L’assassino o gli assassini lo hanno colpito al cuore, al gluteo e ad un fianco. Stava tornando da Firenze dove lavorava come muratore in un cantiere. A Napoli era solo di transito: doveva proseguire per Lauria (Potenza) dove lo aspettavano i figli. Era originario di Maratea ma con la famiglia si era poi trasferito nel piccolo comune del Potentino. Gli investigatori sono risaliti ai suoi famigliari attraverso un’agendina dalla quale hanno utilizzato il numero di telefono di uno dei figli.
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