I carabinieri sono convinti che un 28enne lucano, sia il responsabile di una rapina compiuta a Bernalda (Matera). In quell'occasione, il rapinatore si finse zoppo ed entrò dall'accesso invalidi
07 Agosto 2008
MATERA - Un uomo di 28 anni, di Policoro (Matera), fermato nei giorni scorsi dai Carabinieri di Ginosa (Taranto) per un altro reato, è considerato dagli investigatori del comando provinciale di Matera dell'Arma, il responsabile di una rapina compiuta - fingendosi zoppo e camminando aiutato da due stampelle - il 22 aprile scorso, a Bernalda (Matera) nell'agenzia della Banca Meridiana.
In quell'occasione, il rapinatore, coperto dagli abiti per non essere identificato dalle telecamere interne dell'istituto di credito, entrò in banca e, minacciando gli impiegati con una pistola, si fece consegnare quattromila euro.
Poi si allontanò, sempre a piedi: i Carabinieri, attraverso gli abiti che l'uomo aveva poi abbandonato e alcune immagini dei circuiti di sorveglianza, lo hanno identificato e stanno indagando nella convinzione che abbia fatto altre rapine con lo stesso "metodo", in Puglia.
L'uomo arrestato è Rocco Alessandro Frammartino e i Carabinieri ritengono che abbia compiuto almeno altre due rapine nelle scorsa primavera, a Ginosa e a Santeramo in colle (Bari), ma senza fingersi zoppo: compreso il "colpo" fatto a Bernalda, il bottino ammonta a circa 50 mila euro.
In un incontro con i giornalisti svoltosi a Matera, il comandante della compagnia di Pisticci (Matera) dei Carabinieri, capitano Pietro Mennone, ha spiegato come si è giunti all'identificazione del presunto responsabile delle tre rapine.
Studiando le immagini delle telecamere e comparando in particolare quelle ralative alle scarpe da ginnastica usate dal rapinatore e gli occhiali, oltre ad alcuni carattere antropometrici, gli investigatori hanno raccolto elementi a suo carico.
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