CATANZARO - I giudici del Tribunale della libertà di Catanzaro hanno rigettato il ricorso dei difensori della società Marinagri con il quale si chiedeva l'annullamento del sequestro del villaggio turistico di Policoro (Matera). Il villaggio era stato sequestrato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Catanzaro denominata "Toghe lucane", circa un presunto comitato d'affari con esponenti politici, magistrati ed imprenditori.
La decisione dei giudici del riesame è stata depositata stamani mentre le motivazioni si conosceranno nelle prossime settimane.
Il complesso turistico Marinagri era stato sequestrato il 17 aprile scorso su disposizione del Pm Luigi De Magistris ed il provvedimento era stato poi convalidato il 30 aprile dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti.
Il sequestro era stato disposto in seguito ad una nuova perizia tecnica eseguita da un consulente nominato da De Magistris.
Nelle motivazioni della convalida, il giudice per le indagini preliminari aveva scritto, tra l'altro, che il complesso è costituito da «un'area e di opere di cui la progettazione, l'esecuzione e, in parte, la sovvenzione è conseguenza, in tutto o in parte, dei reati ipotizzati».
Nelle trenta pagine della motivazione del provvedimento, il giudice analizzava per singoli capitoli le ipotesi accusatorie a carico degli indagati confermando l'esistenza del "fumus" del reato. I reati ipotizzati, a vario titolo, vanno dall'abuso d'ufficio al falso ideologico in atto pubblico, dalla violazione delle norme urbanistiche all'illegittimo mutamento di destinazione d'uso, dalla violazione del Piano di assetto idrogeologico alla truffa aggravata ed alla corruzione.
Il complesso turistico era stato già sequestrato il 3 marzo del 2007 su provvedimento del giudice di Catanzaro. Il 20 marzo successivo il Tribunale del riesame ne aveva disposto il dissequestro e la Cassazione aveva poi respinto il ricorso della Procura contro l'ordinanza del Tribunale del riesame.
Il Marinagri è un villaggio turistico dal valore di circa 200 milioni di euro. La struttura, sullo Jonio lucano, comprende villette, posti barca, porticciolo, due alberghi, strutture sportive.
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