La Squadra mobile - coordinata dal sostituto procuratore Rosanna De Fraia - ha denunciato 59 persone per truffa indagando nell'ambito dei "social point" finanziati dall'Ue
16 Maggio 2008
MATERA - Accusate di aver ottenuto contributi per l'apertura di internet social point senza poi rispettare le norme previste, 59 persone - tra cui presidenti e tutor di associazioni on-lus - sono state denunciate in stato di libertà alla magistratura, nell'ambito dell'inchiesta "Ghost Network" coordinata dal Pm di Matera Rosanna De Fraia, e condotta dagli agenti della Squadra mobile della città lucana coordinati dal capo Nicola Fucarino e dall'ispettore Giuseppe Giasi.
Le 59 persone denunciate sono accusate, a vario titolo, di truffa all'Unione europea, distrazione di finanziamenti pubblici e mancato rilascio della licenza per aprire "punti" internet. Nel corso dell'operazione, sono stati emessi anche 11 decreti di sequestro di attrezzature tecnologiche e di arredi.
Secondo l'accusa, le associazioni avrebbero usufruito dei fondi pubblici ottenuti dalla Regione Basilicata, ma non avrebbero poi aperto i punti per navigare gratuitamente in internet, che, invece, sarebbero stati utilizzati per altri scopi e altre finalità. Secondo gli accertamenti svolti dagli investigatori in provincia di Matera, dei 44 internet social point controllati, solo sei sono risultati in regola.
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