A Tricarico, in provincia di Matera, la Polizia ha arrestato un'applicata di segreteria del locale liceo classico di 48 anni ed il figlio venticinquenne. Trovata anche droga
06 Maggio 2008
NAPOLI - Madre e figlio avevano deciso di incrementare i propri guadagni fabbricando armi. È accaduto a Tricarico, paese della provincia di Matera, dove Maria Rosaria Rubino, 48 anni, applicata di segreteria presso il liceo classico della cittadina, insieme al figlio Giancarlo Infantino, 25 anni, nella propria abitazione aveva allestito un laboratorio artigianale per l'alterazione di armi.
Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, in collaborazione con i colleghi di Matera, nella casa di contrada "Serre delle Vigne" hanno rinvenuto e sequestrato circa 1.500 euro, 16 armi del genere "replica" artigianalmente alterate per essere pronte all'uso, un revolver calibro 38, un moschetto munito di due caricatori, un ingente munizionamento di vario calibro, numerose canne alterate, tamburi per revolver, diversi caricatori oltre a utensili utili per la modifica delle armi come frese e trapani.
Nel corso dell'operazione è stata anche trovata cocaina, eroina, hashish e sostanze utilizzate per il taglio della droga. I due sono stati arrestati e condotti rispettivamente presso la casa circondariale di Potenza e di Matera a disposizione della Procura della Repubblica di Matera.
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