Durante i lavori di realizzazione del nodo viario nella parte ovest del capoluogo di Basilicata, è venuta alla luce una fattoria, forse il sito archeologico più antico fino ad ora trovato nell'area urbana
30 Aprile 2008
POTENZA - Potrebbe essere uno dei primi insediamenti lucani nell'area urbana di Potenza il sito archeologico scoperto nel capoluogo di regione durante i lavori di realizzazione del nodo viario complesso del Gallitello, nell'area ovest della città: si tratta di una fattoria (su una superficie di 300 metri quadrati) databile intorno al quarto secolo avanti Cristo, composta da cinque ambienti coperti divisi da un cortile, e realizzata tra il fiume Basento e il torrente Gallitello.
La struttura è stata scoperta circa due mesi fa quando, durante i lavori per la costruzione di un pilone, sono emerse le prime ceramiche e, nelle ultime settimane, il sito è stato messo in luce. Sono stati proprio questi manufatti a permettere agli archeologi di datare l'insediamento (per lo sfruttamento agricolo della zona), abitato dal quarto al secondo secolo quando, probabilmente, è stato abbandonato a causa di un'inondazione di uno dei due corsi d'acqua.
Parte dei muri dei cinque ambienti sono stati costruiti «a secco» mentre alcuni, in particolare quelli della zona ovest, sono stati poi riutilizzati ed inglobati ad altri realizzati «a malta». Da questo si ipotizza che la fattoria sia stata abitata in due momenti diversi, ma sempre da nuclei familiari che potrebbero essere definiti di «ceto medio», in base alla fattura delle ceramiche. Nell'area, inoltre, è stato ritrovato un palco di corna di cervo che, secondo gli archeologi, lascia supporre l'esistenza di foreste nella zona circostante.
Lo scavo è diretto dalla Soprintendenza archeologica per i beni archeologici della Basilicata. Secondo il direttore del museo archeologico nazionale di Potenza, Marcello Tagliente, «si tratta di un ritrovamento straordinario» e, dall'analisi della struttura, è «possibile credere che lungo la riva del Basento vi fosse un piccolo approdo fluviale di chiatte».
Il sindaco, Vito Santarsiero, ha assicurato che «i lavori andranno avanti regolarmente grazie a una piccola variante del piano, e il sito sarà valorizzato con l'idea di inglobarlo nel progetto del parco fluviale del Basento».
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