Nell'ambito dei programmi Interreg III-Achimed per lo sviluppo di ricerca nell'area mediterranea è stato presentato a Matera nel corso di un vertice tra esperti italiani e stranieri il progetto «Image»
14 Marzo 2008
MATERA - Le possibilita' di impiego di modelli sostenibili per un corretto utilizzo delle acque in ambiente rurale sono state esaminate oggi a Matera nel corso di un vertice tra esperti italiani e stranieri, impegnati nel progetto «Image», promosso dall'Unione Europea nell'ambito dei programmi Interreg III-Archimed per lo sviluppo di attività di ricerca nell'area mediterranea.
Nel progetto, finanziato per 1,2 milioni di euro, sono coinvolti il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, gli Atenei di Basilicata e di Atene (Grecia),gli enti di ricerca per le risorse idriche (Oaydik) e in agricoltura(Nagref) dell'isola di Creta.
Gli esperti hanno esaminato i diversi modelli di impiego del modello sperimentale di gestione idrica denominato "Wardss", che la Basilicata ha studiato nel bacino dell'Ofanto, verificando le risposte delle colture in relazione alla diversa disponibilità di acqua e alle esigenze del territorio.
Il modello - da quanto si è appreso - con gli opportuni adattamenti, potrebbe essere attivato anche nell'isola di Creta dove d'estate e anche in relazione alle esigenze del settore turistico mutano consumi e impieghi in agricoltura.
«E' - ha detto l'assessore all'ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico - una esperienza positiva che la vede la nostra regione mettere in campo il bagaglio di esperienze realizzato nel settore di gestione delle risorse idriche. La gestione dei grandi invasi, l'accordo con la Puglia del 1999, la creazione di una società partecipata come Acquedotto Lucano, le diverse modalità di impiego della risorsa acqua sono un modello esportabile anche in realtà del Mediterraneo, come Creta, che collaborano con la Basilicata per un utilizzo razionale delle acque nel sistema rurale e non solo».
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