Il rapporto ha analizzato il sistema locale dei servizi sociali dei Comuni potentini, attraverso il coinvolgimento di "focus group" e "osservatori privilegiati". Emerso un quadro non omogeneo dei servizi
20 Febbraio 2008
POTENZA - Eccessivo divario dei servizi pubblici per i disabili, mancato coinvolgimento degli anziani dei processi decisionali, assistenza frammentata per i malati psichici e scarsa accessibilità al sostegno per i tossicodipendenti: sono queste alcune delle criticità evidenziate in provincia di Potenza dal rapporto sul «Piano sociale provinciale di coordinamento 2007-2009» presentato stamani, nel capoluogo lucano, nel corso di un convegno.
Il rapporto ha analizzato il sistema locale dei servizi sociali dei Comuni potentini, attraverso il coinvolgimento di dieci "focus group", gruppi composti in media da 15 persone (assistenti sociali, amministratori, cittadini), e le interviste ad alcuni "osservatori privilegiati", ovvero persone a conoscenza della realtà dei vari territori.
Dalla ricerca è emerso un quadro non omogeneo dei servizi, lontani dalle esigenze e dalle criticità reali, e «un ventaglio di bisogni differenti nelle diverse zone», ha spiegato il docente di Metodologia e tecnica della ricerca sociale nell'Università di Trento, Cleto Corposanto, che ha condotto lo studio. Tutti i dati saranno consegnati all'Osservatorio provinciale per le politiche sociali, «che proporrà - ha sottolineato l'assessore provinciale alle Politiche sociali, Michele Iacovera - iniziative concrete per superare i divari. La Regione - ha concluso - destina il 20 per cento del bilancio alle politiche sociali, si potrebbe fare di più».
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