La smentita del presidente della Regione in merito all'inchiesta giudiziaria sulla sanità lucana coordinata dal Pm Woodcock e che si riferisce a presunti episodi di corruzione a partire dal 2005
09 Gennaio 2008
POTENZA - Il Presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, «non risulta essere iscritto nel registro degli indagati in relazione all'inchiesta giudiziaria sulla sanità lucana, amplificata in questi giorni dagli organi di stampa regionali e nazionali».
Lo ha reso noto l'ufficio stampa dell'esecutivo lucano, precisando che la condizione di non indagato di De Filippo è stata stabilita attraverso «accertamenti puntuali e formali». L'inchiesta, coordinata dal pm di Potenza, Henry John Woodcock, si riferisce a presunti episodi di corruzione a partire dal 2005. Il pm ha chiesto di poter utilizzare conversazioni telefoniche intercettate indirettamente di nove parlamentari: la richiesta, da inoltrare al Parlamento, è al vaglio del gip, che dovrà decidere dopo la trascrizione delle conversazioni.
La nota della Regione Basilicata contiene l'auspicio che, «nel rispetto del lavoro e del ruolo degli organi dello Stato, della politica e della stampa, tutti possano concorrere ad un dovere di responsabilità, svelenendo i toni e riportando quel clima di operosa serenità che la Basilicata merita di avere dentro il corso di sviluppo del Mezzogiorno».
Nei prossimi giorni - conclude la nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale lucana - De Filippo «assumerà ulteriori iniziative a tutela dell'immagine dell'Ente che rappresenta, del popolo lucano e della sua personale onorabilità, notoriamente lontana e opposta rispetto alle rappresentazioni negative che, strumentalmente e superficialmente, vengono a volte riportate».
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