La cerimonia si è svolta a Montalbano jonico (Matera). Maria Fortunato, entrambi di 67 anni, e la loro figlia, Anna Teresa Donadio, di 40, il 31 dicembre scorso sono deceduti per le esalazioni di una caldaia
02 Gennaio 2008
MATERA - Sono stati celebrati nel pomeriggio, a Montalbano jonico (Matera), i funerali delle tre persone - tutte componenti della stessa famiglia - morte il 31 dicembre scorso nella loro casa, nel centro storico del paese, a causa delle esalazioni di ossido di carbonio, sprigionatesi da una caldaia malfunzionante.
I tre morti si chiamavano Antonio Donadio, la moglie, Maria Fortunato, entrambi di 67 anni, e la loro figlia, Anna Teresa Donadio, di 40, che era a Montalbano per un periodo di ferie dal suo lavoro di infermiera a Chianciano Terme (Siena).
La messa - alla quale hanno partecipato centinaia di persone - è stata celebrata dal vescovo della diocesi di Matera-Irsina, monsignor Salvatore Ligorio, che all'omelia ha invitato a "non disperdere i sentimenti di solidarietà manifestati in un dolore che ha colpito tutti, ma a impiegarli per superare le difficoltà del quotidiano".
In chiesa è stato portato anche il gonfalone del Comune di Matera ed era presente il presidente del consiglio comunale, Romeo Sarra, a testimoniare la vicinanza di un dolore che la comunità materana ha vissuto il 15 novembre scorso con la morte di Vito Perniola, il bambino di sette anni travolto dal crollo della sua casa per un'esplosione originata da una fuga di gas, al borgo Picciano B: "La commozione che ha accomunato i montalbanesi e tutte le autorità intorno ai famigliari delle vittime - ha detto il sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano, che ha proclamato per oggi il lutto cittadino - ci saranno di stimolo per intensificare l'attività di prevenzione contro i rischi domestici, utilizzando al meglio le iniziative programmate dalla prefettura".
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su