La rappresentazione si terrà domenica 23 in contrada Cavalieri e quest'anno assumerà «nuove forme, nuove rappresentazioni e nuovo scenario all'interno del contesto rurale»
21 Dicembre 2007
POTENZA - Un borgo antico allestito intorno a una fontana restaurata ospiterà, domenica 23 dicembre, la ventesima edizione del presepe vivente di contrada Cavalieri, a Potenza, evento promosso dall'associazione culturale e sportiva "Giorgio La Pira" e che è stato presentato stamani, in un incontro con i giornalisti.
Il presepe vivente, «realtà e memoria della tradizione potentina», quest'anno assumerà «nuove forme, nuove rappresentazioni e nuovo scenario all'interno del contesto rurale». La rappresentazione non è soltanto uno scorcio di storia ma è anche testimonianza di antichi mestieri che sono il «bagaglio culturale della vita quotidiana».
Infatti, l'ambientazione nel contesto rurale della contrada si è perfezionata nel tempo, passando dalle strutture mobili e smontabili alla realizzazione di strutture fisse per allocare le varie postazioni dei mestieri. Quest'anno la rappresentazione vedrà protagonisti 120-130 figuranti fra contadini, pastori, artigiani e soldati. Non mancheranno, ovviamente oltre al bue e l'asinello, anche animali da cortile, da soma e da pascolo.
«Il presepe rappresenta - ha detto il sindaco, Vito Santarsiero - il riproporsi di una tradizione particolarmente sentita nella nostra città e rafforza così quella che è l'offerta culturale del natale a Potenza. Con questa manifestazione - ha concluso - ancora una volta vengono trasmessi valori importanti come la pace, la solidarietà e il rispetto dell'uomo».
Alla rappresentazione parteciperà anche il piccolo coro dell'Antoniano della provincia di Potenza "Mariele Ventre", diretto da Marisa Melfi, che intonerà e reciterà sia canti natalizi e religiosi sia poesie sul Natale.
«Il presepe vivente è soprattutto impegno cristiano - ha spiegato il presidente dell'associazione, Nicola Lovallo - ma vuole essere anche un'occasione di integrazione, incontro, riflessione e confronto per ritrovare antichi rapporti, sentimenti e gusto delle cose. Inoltre, con esso è possibile riscoprire il valore dell'impegno e vivere la vera essenza del Natale partendo dal concetto di Natività».
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