Sarà raccolto materiale didattico per loro coetanei. «Si tratta dell'inizio di un percorso per permettere ai nostri bambini di crescere nella cultura della solidarietà e della pace»
15 Dicembre 2007
POTENZA - Gli alunni delle scuole elementari di Potenza raccoglieranno materiale didattico (penne, matite, carta e libri illustrati) da inviare ai bambini di Hebron, in Palestina: è questo l'obiettivo del progetto "Un amico in Palestina", presentato stamani, nel capoluogo lucano, nel corso di un incontro con i giornalisti.
Al progetto partecipano il Comune e il secondo distretto scolastico di Potenza, il museo nazionale "Dino Adamesteanu" del capoluogo lucano e l'organizzazione non governativa "Ciss" (Cooperazione internazionale Sud Sud). I bambini potentini potranno consegnare, fino a maggio del 2008, il materiale didattico nei contenitori installati nelle scuole e all'interno del museo nazionale. Il progetto prevede anche un gemellaggio con Hebron che, nelle intenzioni degli organizzatori, potrebbe portare in Basilicata alcuni bambini palestinesi.
«Si tratta - ha detto il direttore del museo nazionale, Marcello Tagliente - dell'inizio di un percorso per permettere ai nostri bambini di crescere nella cultura della solidarietà e della pace».
Il progetto è sostenuto anche dai consiglieri e dagli assessori del Consiglio comunale "baby" di Potenza.
All'incontro hanno partecipato il sindaco del capoluogo lucano, Vito Santarsiero, l'assessore alla Pace, Roberto Mancino, il responsabile territoriale del Ciss, Massimo Alone e la rappresentante della comunità di Hebron, Rania Arnout.
Anche la Regione Puglia e la Provincia di Napoli collaborano con il Ciss per iniziative simili, «a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, ovvero donne e bambini», ha spiegato Alone, «per questo motivo siamo onorati dei tanti messaggi e gesti di solidarietà ricevuti in Italia», ha sottolineato Arnout. «L'aspetto più bello - ha concluso Santarsiero - è il lavoro del Consiglio 'baby', che vogliamo tradurre, nel prossimo futuro, in tanti progetti concreti».
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