
POTENZA - In Basilicata, su otto siti industriali, quattro sarebbero «ad alto rischio Nbc» (nucleare, biologico e chimico), tre in provincia di Potenza (Melfi, Venosa e Viggiano) e uno in quella di Matera (Pisticci): in tutta la regione, inoltre, secondo un modello nazionale di prevenzione, sono necessarie due squadre operative per la decontaminazione del territorio. È quanto emerso nel corso del convegno "L'incidente Nbc in Basilicata: possibile rischio di maxiemergenza?", che si è svolto stamani a Potenza.
Secondo il direttore di Basilicata soccorso, Libero Mileti, «iniziative come questa sono opportune, poiché nella nostra regione, pur in mancanza di rischi legati ad attacchi terroristici, sono presenti attività estrattive, chimiche e industriali». Mileti ha sottolineato l'opportunità di
«integrare i sistemi di intervento in Basilicata», a partire dal Pma (Punto medico avanzato), in «collaborazione con le altre forze», accanto all'ipotesi di «un protocollo di intesa comune su queste tematiche» e ad «un camper, come posto avanzato di comando, che possa coordinare gli operatori sanitari, i Vigili del fuoco e le forze dell'ordine in caso di emergenza».
Quella trattata nel corso del convegno «è una materia complessa, con una miriade di leggi e alcune sovrapposizioni di competenze», ha sottolineato il coordinatore regionale dell'Elisoccorso, Giuseppe Frittella, il quale ha proposto un modello di intervento che parta dalla creazione di un tavolo tecnico (coinvolgendo i rappresentanti delle prefetture, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco), in grado di stilare programmi e studi, e approntare un piano operativo a cui prendono parte i tecnici Nbc, medici e chimici e i volontari.
Nel piano nazionale per la prevenzione del rischio Nbc, infine, è prevista la possibilità di rendere operative squadre di decontaminazione regionali che, in tutta Italia, dovrebbero essere 152, con 912 operatori in totale.
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