La Cub si mobilita a sostegno di tre operai - coinvolti in un'inchiesta su fenomeni eversivi - licenziati dallo stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat-Sata
03 Novembre 2007
MELFI (POTENZA) - La Cub (Confederazione unitaria di base) chiederà un incontro al Prefetto di Potenza, Luciano Mauriello, e al Presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, per discutere del licenziamento di tre operai - coinvolti in un'inchiesta su un'associazione con finalità eversive - dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat-Sata.
Lo ha riferito stamani, a Melfi, in un incontro con i giornalisti, il coordinatore nazionale della Cub, Giorgio Tiboni, il quale, insieme all'avvocato Ameriga Petrucci, ha annunciato "altre iniziative a sostegno dei lavoratori licenziati".
In particolare, la Cub ha deciso di "mettere qui in Basilicata, al centro dello sciopero nazionale indetto per il 9 novembre contro l'accordo sul welfare, il ritiro dei licenziamenti attuati dalla Fiat", che - secondo la Confederazione - "sono del tutto illegittimi, privi di qualsiasi motivazione e finalizzati esclusivamente a limitare l'esercizio dei più elementari diritti sindacali da parte dei lavoratori".
L'incontro con Mauriello e De Filippo sarà chiesto proprio il 9 novembre, quando "vi sarà un presidio sotto il Palazzo della Giunta regionale".
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