Lunga vita... ai lucani: sono i più anziani del Sud e alla grande
Secondo l'Aiig, la Basilicata è la regione meridionale con il più alto indice di invecchiamento della popolazione (137 persone con più di 65 anni ogni 100 con meno di 15)
20 Ottobre 2007
POTENZA - La Basilicata è la regione meridionale con il più alto indice di invecchiamento della popolazione (137 persone con più di 65 anni ogni 100 con meno di 15) ma il trend di spopolamento è in forte rallentamento, con la perdita del due per cento circa di residenti ogni dieci anni. Sono questi alcuni dei dati illustrati, stamani a Potenza, nel corso del 50/o convegno nazionale dell'Associazione italiana degli insegnanti di geografia (Aiig).
Sull'indice di età media, inoltre, incide anche il flusso ridotto di immigrazione, con appena l'un per cento di stranieri sulla popolazione residente, secondo uno dei ricercatori di Geografia nell'Università della Basilicata, Alessia Salaris.
Per quanto riguarda i dati sullo stato ambientale della Basilicata, sul territorio esiste un valore negativo, ma «ancora tollerabile», dell'impronta ecologica - ovvero il rapporto tra il consumo e la rigenerazione delle risorse naturali - in 70 dei 131 Comuni lucani, anche se «l'attenzione e la difesa dell'ecosistema - per il docente di Politica ambientale nell'Università Orientale di Napoli, Sergio Ventriglia - è solida».-
La Basilicata, negli ultimi dieci anni, ha abbandonato la posizione di regione interna del Mezzogiorno, pur mantenendo una forte attenzione alla tutela del territorio, teso tra le attività di estrazione petrolifera e «il forte radicamento delle popolazioni locali alle tradizioni e all'ambiente».
I diversi aspetti della realtà lucana sono stati affrontati e analizzati nelle relazioni che Ventriglia e il docente di Geografia nell'Università Federico II di Napoli, Italo Talia, hanno tenuto nel corso del convegno - il primo in Basilicata, dal titolo «Terre di mezzo: la Basilicata tra costruzione regionale e proiezioni esterne» - che, secondo il presidente dell'Aiig lucana, Luigi Stanzione, ha come «obiettivi la diffusione della cultura geografica e l'innovazione nel settore didattico».
L'Aiig conta, in tutta Italia, cinquemila iscritti e ogni anno organizza un incontro «su una scienza legata al presente - ha commentato il presidente nazionale dell'associazione, Gino De Vecchis - ma che guarda al futuro e alle innovazioni, allo sviluppo tecnologico degli strumenti e agli aspetti legati alle regioni che di volta in volta ci ospitano».
Secondo Talia, la Basilicata è riuscita ad abbandonare la definizione di "regione interna" grazie a tre elementi, "l'insediamento della Fiat a Melfi (Potenza), gli aspetti positivi legati alla ricostruzione post sisma del 1980 e la rete informatica di collegamento tra i piccoli centri". In futuro, anche le risorse naturali, come il gas e il petrolio, potranno contribuire allo sviluppo della regione, in cui "le associazioni ambientaliste - ha aggiunto Ventriglia - hanno, e avranno, una funzione fondamentale".
Nel corso del convegno si svolgerà anche l'undicesimo corso di aggiornamento e sperimentazione didattica e una serie di escursioni nel Vulture-Melfese, nel Materano e nel Parco nazionale del Pollino. Domani, infine, è previsto un
"aperitivo geografico" durante il quale sarà ricordata l'attività scientifica di Bernard Kayser, lo studioso che nella seconda metà degli anni Cinquanta contribuì alla conoscenza della Basilicata, dal punto di vista geografico e antropico.
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