Arresti domiciliari per 2 giovani ed obbligo di firma per altri 2 presunti complici, tutti fra i 19 ed i 26 anni ed incensurati, accusati di aver violentato una 15enne aspettando il "proprio turno" giocando ad una consolle
12 Ottobre 2007
MATERA - In quattro per abusare sessualmente di una ragazza di 15 anni, aspettando il proprio turno giocando alla consolle: è il particolare emerso stamani, a Matera, relativo alle indagini della Polizia che hanno portato all'arresto di due giovani (ai domiciliari) i quali, con due presunti complici (per i quali è stato disposto l'obbligo di firma), avrebbero usato violenza ad una ragazza.
Il fatto sarebbe avvenuto nell'estate scorsa, in città. Dopo una festa di compleanno in un bar-rosticceria, la ragazza esce per tornare a casa con una cugina: secondo l'accusa i quattro (di età compresa fra 19 e 26 anni, tutti incensurati) passano in auto, salutano la cugina che conoscono e si offrono di dare un passaggio alla ragazza. Lei accetta, ma la meta cambia: prima una zona isolata, con l'inizio degli abusi e le minacce, poi un'autorimessa-tavernetta di uno di loro, dove le violenze proseguono con maggiore «calma». I quattro sono talmente tranquilli che giocano ai videogiochi mentre aspettano il loro «turno».
Ad un tratto, il cellulare della ragazza squilla: un parente la sta cercando. I quattro secondo le accuse la minacciano di non dire nulla di ciò che sta accadendo, ma lei grida: «Mi stanno violentando!», e così riesce a salvarsi. Il giorno dopo racconta tutto a casa, si fa visitare in ospedale e va in Questura a denunciare il fatto alla Squadra mobile. Stamani, la Polizia ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e due ordini di obbligo di firma, emessi dal giudice per le indagini preliminari, Angelo Onorati, su richiesta del Pubblico ministero Valeria Farina Valaori.
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