I dati esposti dal direttore di Oncologia dell'ospedale San Carlo, Luigi Manzione. L'Associazione "Amo" ha attivato un suo sito internet
22 Settembre 2007
POTENZA - È in calo, in Basilicata, la mortalità dovuta ai tumori al seno, mentre l'incidenza della patologia sulla popolazione femminile lucana resta in linea con il resto d'Italia (32 casi su centomila): sono questi alcuni dei dati illustrati dal direttore dell'Unità operativa di Oncologia medica dell'ospedale "San Carlo" di Potenza, Luigi Manzione, nel corso del convegno "Fermare il tumore", che si è svolto stamani nel capoluogo lucano.
Pur non essendoci dati ufficiali sui livelli mortalità, poiché manca in Basilicata un registro dei malati di tumore, Manzione ha spiegato che lo screening avviato dalla Regione «è stato un vero e proprio successo: su 63 mila controlli è stato possibile scoprire e curare 500 casi in fase precoce, portando l'unità mobile e il mammografo anche in quei centri lontani da Potenza, evitando così i disagi».
Manzione, inoltre, ha invitato le donne (specie la fascia d'età tra i 40 e i 50 anni) a sottoporsi ai controlli almeno una volta l'anno e di seguire diete ricche di vegetali e frutta, e povere di grassi animali «perché l'obesità è un fattore di rischio». Il medico, inoltre, ha sottolineato l'importanza dell'innovazione e della ricerca: «Esistono trattamenti più efficaci e "terapie intelligenti" accanto alla chemio - ha concluso Manzione - oltre ai nuovi farmaci per le terapie ormonali per evitare la ripresa della patologia».
L'importanza dell'informazione è stata invece messa in evidenza dal presidente dell'Amo (Associazione malati oncologici della Basilicata), Trofimena Laurino: «Non a caso la Novartis ha scelto di pubblicare un opuscolo informativo con l'abc del tumore al seno - ha detto - e la nostra associazione ha varato un sito internet, www.amobasilicata.it, per fornire notizie approfondite e, allo stesso modo - ha concluso Laurino - è fondamentale l'attività dei volontari, che seguono un percorso di formazione a contatto con i medici».
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