Il Comune lucano, insieme ad Assisi e Bastia Umbria, è stato premiato per il migliore piano d'emergenza antisismica. Il riconoscimento da Legambiente e Protezione Civile
15 Settembre 2007
ROMA - Potenza, Assisi e Bastia Umbria sono i comuni di grandi dimensioni a rischio sismico che possono vantare i migliori piani d'emergenza in caso di terremoto, vincendo a pieno titolo ex aequo la categoria per le medie e grandi amministrazioni comunali d'Italia del primo concorso nazionale (Restare in piedi») dedicato ai comuni a rischio sismico, promosso da Legambiente e Protezione Civile. È in Sicilia invece il vincitore della categoria piccoli comuni: Piedimonte Etneo in provincia di Catania può vantare il migliore piano d'emergenza tra le amministrazioni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
I motivi che hanno portato sul podio questi comuni sono: definizione dello scenario di danno, puntuale studio del territorio, organizzazione di un corretto modello di intervento di protezione civile e incisive attività di informazione rivolte ai cittadini per di creare una vera e propria sensibilità per i temi legati alla prevenzione e alla mitigazione dei rischi. Il concorso ha coinvolto 708 comuni ad alto rischio sismico e 2.345 a medio rischio.
A salire sul podio dei vincitori ci sono anche i comuni della Comunità montana della Garfagnana (LU), con il premio per la categoria 'piani intercomunali d'emergenza, dimostrando una coerenza tra scenari di rischio e organizzazione del territorio.
«Restare in Piedi - spiega Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - rappresenta un'esperienza innovativa per valorizzare l'opera di pianificazione e prevenzione che molti Enti locali praticano concretamente sul loro territorio. Esempi positivi importanti, soprattutto per il rischio sismico che risparmia poche porzioni del nostro Bel Paese, che dovrebbero essere sempre più riprodotti dal Sud al Nord d'Italia. Il poter contare su un sistema efficace di intervento di protezione civile nazionale non può da solo garantire la sicurezza del territorio. Sono soprattutto i comuni - conclude Ferrante - ad avere un ruolo da protagonisti nella mitigazione del rischio sismico».
«Tutti i piani di emergenza che sono stati iscritti al premio nazionale - spiega Simone Andreotti, responsabile protezione civile di Legambiente - sono di altissima qualità, dimostrando quanta strada sia stata fatta in Italia per la prevenzione e lo sviluppo di un buon sistema locale di protezione civile. Ma sono ancora casi troppo isolati, che si scontrano con una situazione di ritardo ancora diffuso».
Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile hanno consegnato anche menzioni speciali a quelle realtà locali che si sono distinte per buone pratiche da valorizzare e da diffondere nel nostro Paese come la Comunità montana Amiata Val d'Orcia (SI) e i comuni di Nicolosi (CT) e Cagli (PU).
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