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FIRENZE - Su ordine del magistrato Henry John Woodcock - sostituto procuratore di Potenza - la Polizia di Stato di Lucca, con una vasta operazione battezzata "Queen of the night", sta eseguendo a Lucca ed in Versilia e nelle province di Firenze, Grosseto, Livorno, Modena, Como, Roma e Massa Carrara, una vasta operazione volta a stroncare un gruppo criminale dedito al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne provenienti dai Paesi dell'est europeo.
Sono 18 le persone arrestate per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina ed al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: 8 i night club della Toscana e dell'Emilia sottoposti a sequestro preventivo.
Le indagini, condotte dalle Squadre Mobili delle città interessate e con l'ausilio di unità del Reparto prevenzione crimine di Firenze hanno consentito di stabilire che i principali promotori dell'organizzazione, avvalendosi anche di persone di fiducia all'estero, fornivano ad alcune centinaia di giovani donne principalmente ucraine, kazake ed armene, di documentazione idonea a farle venire in Italia come artiste mentre invece venivano immediatamente avviate nei vari night club.
Tale attività ha garantito ai gestori dei night club cospicui guadagni che per ciascuna ragazza poteva anche raggiungere la somma di 300 euro a serata; mentre per i principali promotori il guadagno era corrisposto direttamente dai gestori con percentuale fissa giornaliera fino a 18 euro per ogni ragazza.
L'organizzazione si occupava della completa gestione delle ragazze sin dal loro «reclutamento» all'estero, ai viaggi in Italia e alla loro sistemazione abitativa, oltre che ad occuparsi di cure mediche fino a giungere all'assistenza per l'interruzione di gravidanze indesiderate.
Le indagini proseguono sia sul conto degli arrestati che di numerosi altri complici dell'organizzazione, tutti indagati altresì per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone. Infine, sono stati riscontrati episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e di sfruttamento di giovani extracomunitarie dedite alla prostituzione in appartamenti, mediante annunci su quotidiani locali.
secondo l'accusa i promotori erano Alfonso Briganti, napoletano di 45 anni e Dora Isabel Zarini, argentina di 51 anni, entrambi residenti a Viareggio titolari di un'impresa teatrale e gestori di un nigth club. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori erano loro ad occuparsi di reclutare le ragazze e di piazzarle nei vari locali.
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