L'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori della Basilicata ha fatto i conti in tasca dei cittadini lucani per la spesa alimentare quotidiana nell'ultimo anno
12 Settembre 2007
POTENZA - Il prezzo del pane, a Potenza, e' cresciuto, da agosto del 2006, di 0,29 centesimi di euro, con un incremento del 19 per cento, e quello delle pere, negli ultimi 12 mesi, è aumentato del 42 per cento, passando da 1,51 a 2,15 euro: sono questi alcuni dei dati forniti, in una nota, dall'Adoc (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori) della Basilicata.
Secondo l'associazione dei consumatori, le statistiche fornite dagli osservatori pubblici sui prezzi dei beni negli esercizi commerciali del capoluogo lucano hanno indicato variazioni che vanno dall'un per cento dello zucchero al 21 per cento delle arance. L'indagine riguarda per lo più i generi alimentari, ma sono stati segnalati anche aumenti del prezzo degli zaini scolastici (del nove per cento) e delle penne a sfera (3,7 per cento).
«E' sconcertante - secondo il presidente dell'Adoc, Canio D'Andrea - che nel giro di un anno ci siano aumenti così vistosi su beni di prima necessità. Tutto questo mentre l'inflazione è ferma al 1,9 per cento, gli agricoltori protestano perchè i prezzi alla produzione sono troppo bassi e le ipotesi di imminenti nuovi rincari dei prezzi sono all'ordine del giorno».
L'Adoc, secondo quanto scritto nella nota, «invita i cittadini lucani ad aderire allo 'sciopero della pastasciuttà per domani, 13 settembre, partecipando alla manifestazione che si terrà in Piazza Prefettura, a partire dalle 11.30, e a evitare di acquistare tutti i beni di consumo».
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