La struttura, realizzata a Vaglio dal Consorzio industriale della provincia di Potenza (Asi), è costata circa 26 milioni di euro e permetterà di depurare 70 mila metri cubi di acqua al giorno
31 Luglio 2007
POTENZA - Sono terminati i lavori per la costruzione del nuovo impianto di depurazione per le aree industriali di Potenza, di Tito (Potenza) e del capoluogo lucano: la struttura, realizzata a Vaglio (Potenza) dal Consorzio industriale della provincia di Potenza (Asi), è costata circa 26 milioni di euro e permetterà di depurare 70 mila metri cubi di acqua al giorno (tremila all'ora), servendo una popolazione di 160 mila abitanti.
I lavori del nuovo depuratore sono durati cinque anni. La vecchia struttura della zona industriale di Potenza è stata demolita e sarà riqualificata dal consorzio Asi, designato dalla Giunta regionale della Basilicata. L'obiettivo del progetto era di salvaguardare l'ambiente delocalizzando il precedente impianto (in funzione dagli anni Sessanta) sulla base di un finanziamento del ministero dell'ambiente.
La struttura permette un'efficienza depurativa superiore del 50 per cento, con costi minori rispetto ai precedenti: "Il consorzio - ha detto in una nota il presidente dell'Asi, Mario Vasta - si è speso molto per questo impianto, rispettando tutte le norme in materia, realizzando una grande opera in grado di garantire un importante servizio, non solo alle aree industriali di Tito e Potenza, ma anche all'intera città capoluogo".
Diverse le novità tecniche dell'impianto costruito, su un'area di circa tre ettari in contrada Tiera di Vaglio. In primo luogo, ha spiegato il direttore generale dell'Asi, Mario Cerverizzo, la raccolta delle acque sarà per caduta e non più per pompaggio, permettendo problemi minori in condizioni climatiche particolari (ad esempio durante i giorni con precipitazioni abbondanti) e costi inferiori. Inoltre è stata realizzata una vasca con una capienza di diecimila metri cubi per trattare le prime piogge (di solito con un tasso di elementi chimici inquinanti maggiori) per poi convogliarle verso l'impianto dopo una prima depurazione.
Quello di Vaglio sarà il primo impianto lucano con trattamento anaerobico, da cui deriva una produzione di metano, e quindi di energia, in seguito al trattamento dei fanghi, che permette di alimentare parzialmente la struttura.
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