Toghe lucane - Sì unanime del Csm al trasferimento
I due trasferimenti di Felicia Genovese e Iside Granese erano stati deliberati una decina di giorni fa dalla sezione disciplinare del Csm su richiesta del ministro Mastella come provvedimenti cautelari nell'ambito di procedimenti disciplinari avviati dal Guardasigilli a carico dei due magistrati per fatti oggetto anche dell'inchiesta penale
09 Maggio 2007
ROMA - E' passato all'unanimità al plenum del Csm il trasferimento ad altre sedi di due dei magistrati lucani coinvolti nell'inchiesta di Catanzaro sul presunto comitato di affari che avrebbe agito in Basilicata, Felicia Genovese e Iside Granese.
Genovese, sino ad oggi sostituto procuratore a Potenza, è stata assegnata al tribunale di Roma con funzioni di giudice. Mentre Granese, attualmente presidente del tribunale di Matera, è stata destinata alla Corte di appello di Napoli con funzioni di consigliere.
I due trasferimenti erano stati deliberati una decina di giorni fa dalla sezione disciplinare del Csm su richiesta del ministro Mastella come provvedimenti cautelari nell'ambito di procedimenti disciplinari avviati dal Guardasigilli a carico dei due magistrati per fatti oggetto anche dell'inchiesta penale.
Già domani la Terza Commissione di Palazzo dei marescialli potrebbe avviare le procedure per arrivare alla prossima settimana a bandire i concorsi per coprire i posti che Granese e Genovese lasciano scoperti nelle rispettive sedi di provenienza. C'è «urgenza» di provvedere a colmare gli incarichi scoperti negli uffici giudiziari lucani, hanno sottolineato sia il vice presidente del Csm Nicola Mancino sia il presidente della Terza Mario Fresa. E la situazione più critica sembra quella della procura di Potenza, rimasta senza capo (il procuratore Giuseppe Galante, anch'egli coinvolto nell'inchiesta di Catanzaro, si è lasciato decadere) e che deve fare i conti con un'altra uscita, sia pure dettata da ragioni diverse, oltre a quella di Genovese.
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