Bufera su magistrati lucani. Indagini per abusi e truffe
C'è anche un senatore (Nicola Buccico di Alleanza Nazionale, che si dice «letteralmente stupito») tra le 13 persone indagate nell'ambito dei tre filoni d'inchiesta condotti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro su un presunto «gruppo di potere» che avrebbe avuto interessi in Basilicata in vari settori (dall'edilizia, alla sanità, ai crediti) e del quale avrebbero fatto parte anche cinque magistrati. Gli interessati però negano ogni addebito
26 Febbraio 2007
POTENZA - Smentiscono e si dicono pronti a proporre azioni legali per le notizie pubblicate oggi i magistrati lucani che sarebbero indagati in un'inchiesta della Procura di Catanzaro per intrecci tra potere politico e giudiziario nei settori della sanità, del turismo e del credito. Sono 5 i magistrati indagati di cui già si sapeva fosse in corso un'inchiesta per competenza territoriale a Catanzaro, notizia che è stata rilanciata oggi dal Corriere della sera. I magistrati coinvolti sono i procuratori della Repubblica di Potenza, Giuseppe Galante, e Matera, Giuseppe Chieco, il sostituto procuratore della Repubblica di Potenza, Felicia Genovese, il presidente del Tribunale di Matera, Iside Granese, ed un giudice del Tribunale di Matera, Rosa Bia. Agli indagati (in tutto 13) sono contestate varie ipotesi di reato tra cui l'abuso d'ufficio e la corruzione in atti giudiziari. I filoni d'inchiesta per cui si indaga sono almeno tre, tra loro slegati anche se alcuni indagati sono presenti in più di un filone. Un'inchiesta riguarda la sanità ed è scaturita dalla rimozione del direttore generale, Giuseppe Panio, all'Asl di Venosa. Dalla denuncia di quest'ultimo è nato un procedimento giudiziario della Procura potentina che ha disposto una serie di rinvii a giudizio.
Il processo è in corso. Tra gli altri ne stanno rispondendo anche Vito De Filippo e Filippo Bubbico, all'epoca dei fatti assessore regionale alla sanità e presidente della giunta regionale ed oggi presidente della giunta e sottosegretario allo sviluppo economico. Un altro filone di inchiesta riguarda alcune vicende legate alla Banca Popolare del Materano ed è scaturito dall'esposto dell'imprenditore Nicola Piccenna, responsabile della società Anthill, balzata alle cronache negli anni scorsi per la partecipazione alla gara per le licenze della telefonia Umts e poi finita al fallimento. Piccenna ha presentato l'esposto come parte offesa denunciando il procuratore Chieco per abuso di ufficio.
A tal proposito, negli scorsi giorni si è appreso che per Chieco su questa vicenda è stata chiesta l'archiviazione. Tocca ora al gip decidere. Legato al filone della Bpmat è anche la concessione di un mutuo alla Granese con una procedura ritenuta di favore, circostanza che l'interessata però smentisce con vigore. In questo capitolo fra i 13 indagati è filtrato anche il nome del senatore di An, Nicola Emilio Buccico. Altro filone d'inchiesta riguarda il complesso edilizio-alberghiero Marinagri, beneficiario di finanziamenti del Cipe. Dopo lo tsunami fioccano le smentite e le prese di posizione. I magistrati coinvolti hanno smentito le notizie loro riguardanti ed hanno annunciato che daranno mandato ai legali di agire nelle sedi competenti.
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