Inchiesta Vip - Soltanto «coccole», per Gregoraci e Sottile
Verso l'archiviazione l'accusa di concussione sessuale: nell'ufficio della presidenza del Consiglio nel Palazzo della Farnesina, la soubrette Elisabetta Gregoraci e Salvatore Sottile, ex portavoce dell'ex ministro degli esteri, Gianfranco Fini, si sarebbero scambiati soltanto affettuosità, non avrebbero fatto sesso. I pm però - che hanno stralciato dal fascicolo, giunto dalla procura di Potenza, la posizione di Sottile - l'hanno indagato per peculato per aver usato l'auto di Stato per motivi personali
20 Febbraio 2007
ROMA - Soltanto «coccole», affettuosità scambiate con la soubrette Elisabetta Gregoraci nell'ufficio della presidenza del Consiglio nel Palazzo della Farnesina, da cui non sarebbe scaturito sesso, ma anche in questo caso, non sarebbe stata provata la concussione sessuale finalizzata, secondo le originarie accuse, a raccomandazioni per poter lavorare in Rai. Con questa motivazione i pm della procura di Roma, Giancarlo Amato e Maria Cristina Palaia si apprestano a chiedere l'archiviazione della posizione di Salvatore Sottile, ex portavoce dell'ex ministro degli esteri, Gianfranco Fini.
Analoga richiesta viene fatta per l'ex funzionario della Rai, Giuseppe Sangiovanni. I pm, tuttavia, hanno stralciato dal fascicolo, giunto dalla procura di Potenza, la posizione di Sottile e lo hanno indagato per peculato per aver usato l'auto della presidenza del consiglio a sua disposizione per motivi personali.
Uno di questi risale proprio al 10 marzo del 2005. In quella data Elisabetta Gregoraci - che negò di aver fatto sesso con Sottile durante l'interrogatorio svoltosi in gran segreto nel luglio scorso nel "bunker" di piazza Adriana a Roma (sede di un ufficio della procura) per scongiurare la presenza della stampa - si recò nell'ufficio di Sottile al ministero degli esteri venne accompagnata a destinazione dall'auto e dall'autista della presidenza del Consiglio (Sottile era portavoce di Fini, all'epoca vicepremier). I pm stanno esaminando anche altri episodi in cui l'auto di Palazzo Chigi sarebbe stata utilizzata per viaggi o spostamenti non attinenti a motivi di servizio.
Sottile, così come comunicato dalla Presidenza del Consiglio, era quale portavoce di Fini «incaricato di pubblico servizio». Qualifica che sarebbe stata necessaria per formalizzare la cosidetta concussione sessuale di cui però non c'è prova. Salvatore Sottile fu arrestato su disposizione del gip di Potenza Alberto Iannuzzi che accolse la richiesta del pm Henry John Woodcock, misura poi trasformata in arresti domiciliari revocati su disposizione del gup di Roma, Renato Laviola, quando gli atti dell'indagine passarono alla procura di Roma. Intanto prosegue l'inchiesta sulla presunta corruzione di funzionari dei Monopoli, che vede coinvolto Vittorio Emanuele. I pm Palaia e Amato hanno inviato agli indagati avviso di proroga delle indagini.
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