Sanità, gestione degli enti pubblici e indagini sulle truffe all'Unione Europea sono stati i punti principali della relazione del procuratore regionale della Basilicata della Corte dei Conti
12 Febbraio 2007
POTENZA - Sanità, gestione degli enti pubblici e indagini sulle truffe all'Unione Europea sono stati i punti principali della relazione del procuratore regionale della Basilicata della Corte dei Conti, Michele Oricchio, per la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2007 che si è svolta oggi a Potenza.
Quello espresso da Oricchio sull'amministrazione pubblica lucana è «un giudizio ancora in chiaroscuro», anche se non mancano «punti di eccellenza, come dimostrato da alcuni articoli apparsi sulla stampa nazionale, sulla qualità nella vita di Potenza e Matera». Ma persistono ancora «elementi di criticità - ha aggiunto il procuratore - di cui sentirete parlare nei prossimi mesi. Abbiamo in itinere delle indagini molto rilevanti, anche sotto il profilo economico, sulla formazione professionale e sull'utilizzo dei fondi sull'energia che questa Regione ha e sugli introiti che ne dovrebbe ricavare».
Uno dei passaggi principali della relazione ha riguardato il settore degli enti pubblici, «che oggi gestiscono - ha spiegato il procuratore - dei budget sempre più alti. Abbiamo dovuto prendere in considerazione tutta una serie di possibili illegittimità, nelle assunzioni, nelle progressioni in carriera, sulle consulenze esterne, che pur incidono in bilanci non particolarmente ricchi». Oricchio ha anche accennato ai «debiti contratti dal Comune di Potenza per gli espropri successivi al sisma del 1980», in particolare alla vicenda legata «al campo sportivo del quartiere di Macchia Giocoli», e alle inchieste legate «all'uso delle auto blu in Basilicata, su cui aspettiamo riscontri».
In generale, secondo Oricchio, il comportamento degli amministratori pubblici «non è meritevole di censura. E' il sistema delle nostre pubbliche amministratori che è costoso in modo fisiologico, per l'esistenza di una molteplicità di livelli di governo e di enti. Le possibilità di un utilizzo non proprio efficiente del denaro pubblico si sono moltiplicate anche qui in Basilicata, attraverso i canali che sono usuali, come il ricorso alle consulenze, alle convenzioni esterne, all'utilizzo di beni pubblici in maniera non proprio coerente con le finalità istituzionali dell'ente. Anche qui abbiamo evidenziato un diffondersi di cattiva amministrazione».
Nel 2006 in Basilicata sono state aperte dalla Corte dei Conti, circa 500 istruttorie, di cui 105 su impulso dei cittadini, 357 su denuncia delle pubbliche amministrazioni e 23 su segnalazione dell'autorità giudiziaria, e 24 su notizie apprese dalla stampa. Nell'ultimo anno sono stati segnalati danni erariali per 15 milioni di euro circa.
Oricchio ha annunciato che, per quanto riguarda la sanità lucana, «nei prossimi mesi discuteremo in Sezione alcune citazioni particolarmente significative per le spese e l'utilizzo di macchinari che poi rimangono inutilizzati. Un caso eclatante ci è sembrato essere accaduto a Matera qualche anno fa, per il macchinario per la risonanza magnetica computerizzata, mai entrata in funzione».
Un elemento di novità dell'attività della Corte dei Conti è legato alle indagini sulle truffe all'Unione europea: «Si apre un nuovo capitolo - ha detto il procuratore - della lotta alla cattiva gestione del denaro pubblico. Si può spaziare dalle cose più semplici, come i trasferimenti agli agriturismi, fino alle vicende più raffinate, come i finanziamenti agevolati alle grosse attività imprenditoriali. Si tratta solo di riuscire a concretizzare le molteplici iniziative istruttorie che attualmente sono in corso».
Oricchio ha sottolineato la necessità di ricreare in Basilicata «un sentimento generale di legalità, e ha giudicato in modo positivo la collaborazione con la Procura della Repubblica, ringraziando la stampa per le inchieste sulla cattiva amministrazione e sull'utilizzo di denaro pubblico».
Un passaggio che il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Oreste Lopomo ha commentato in modo positivo, a margine della cerimonia: «Ancora una volta registriamo con favore - ha detto - il giudizio sulla stampa lucana, che grazie al suo lavoro ha portato alla luce i temi dello spreco, e si è riappropriata della sua funzione investigativa, nell'ottica della trasparenza e come punto di riferimento per le indagini».
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