Uno dei sette arrestati a fine gennaio per la mega-truffa immobiliare ha patteggiato 22 mesi di reclusione, rimanendo a piede libero perché la pena è stata sospesa
06 Febbraio 2007
POTENZA - Filippo Puccinelli, di 33 anni - uno dei sette arrestati il 22 gennaio scorso nell'ambito di un'inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodcock, sulla vendita truffaldina di ville e appartamenti - ha patteggiato oggi una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione (pena sospesa) davanti al giudice per le indagini preliminari del capoluogo lucano, Alberto Iannuzzi.
Oltre a Puccinelli, che è di Massarosa (Lucca), furono arrestati dalla Polizia altri sei presunti componenti, toscani e liguri, di una banda che truffava persone intenzionate ad acquistare grandi ville e lussuosi appartamenti: agli aspiranti acquirenti veniva fatto credere che per aggiudicarsi l'immobile, sequestrato e da vendere ad un'asta giudiziaria, era necessario anticipare una consistente somma di denaro per corrompere pubblici funzionari e notai. Vi è stato chi ha anticipato, e quindi perso, anche alcune centinaia di migliaia di euro.
I componenti della banda - scoperta da Woodcock mentre indagava su Vittorio Emanuele di Savoia - si erano divisi anche i compiti operativi e ciascuno recitava una parte (il magistrato, l'agente di scorta) per rendere credibile la truffa agli occhi degli ignari clienti.
Puccinelli finì agli arresti domiciliari per ordine del giudice di Potenza Rocco Pavese: già durante l'interrogatorio di garanzia, l'indagato fece dichiarazioni in cui ammetteva le sue responsabilità.
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