La richiesta al presidente della Camera, Bertinotti dal rettore dell'Università di Basilicata Antonio Mario Tamburro. La risposta: «i piccoli atenei sono presidi importanti di cultura»
04 Dicembre 2006
POTENZA - «Chiediamo rispetto, rispetto per la nostra dignità, per quel che siamo stati, per quel che siamo, per quel che saremo»: lo ha detto oggi, a Potenza, il rettore dell'Università di Basilicata, Antonio Mario Tamburro, alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, durante la sua relazione per l'inaugurazione dell'anno accademico.
Tamburro ha chiesto ai docenti di alzarsi e di indossare il tocco come forma di protesta per la situazione dell'Università italiana.
«Qualche settimana fa - ha spiegato Tamburro - il professor Guido Trombetti, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, nella sua relazione sullo stato degli atenei, concludeva nonostante tutto, 'hic manebimus optime'. Le garantisco signor Presidente - ha concluso Tamburro, rivolgendosi a Bertinotti - a nome di tutta la comunità universitaria da me rappresentata, che '... hic manebimus erecti'».
BERTINOTTI, PICCOLI ATENEI PRESIDIO CULTURA
«I piccoli Atenei sono diventati presidio di formazione e cultura nel Paese, come molte altre realtà definite con l' aggettivo 'piccolò, come i Comuni». Ha detto il presidente della Camera Fausto Bertinotti, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Basilicata.
«I piccoli atenei - ha aggiunto Bertinotti - hanno seguito con grande difficoltà un processo di nazionalizzazione. Mi pare che si vada scoprendo che la complessità del Paese fa sì che queste realtà costituiscano una parte molto vitale dell' Italia, un grande investimento per il futuro».
Nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell' anno accademico, Bertinotti ha detto che «in questa fase di passaggio, di globalizzazione, la formazione, la ricerca sono il luogo strategico della costruzione dell'economia. Non c'è risposta possibile alla globalizzazione, se non puntando sul territorio».
«Il cancro che corrode la nostra capacità di progettare il futuro - ha aggiunto Bertinotti - è la precarietà. Si esce da questa valorizzando in un circolo virtuoso il territorio, le sue risorse, le conoscenze. 'Piccolo' in questo senso può essere una risorsa».
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