Radioattività nel Materano. «Nessun pericolo per i lucani»
L'assessore regionale all'Ambiente della Basilicata, Giovanni Rondinone, nel corso di un incontro con i sindaci della zona, ha reso noto che non ci sono rischi per le persone dalla contaminazione radioattiva del terreno intorno ad un deposito di scorie nucleari a Rotondella (Matera). Si tratta dell'impianto Itrec, una ex-struttura dell'Enea che riciclava combustibile di centrali nucleari e che custodisce ancora scorie radioattive
01 Dicembre 2006
POTENZA - Non ci sono rischi per le persone dalla contaminazione radioattiva del terreno intorno ad un deposito di scorie nucleari a Rotondella (Matera). Lo ha reso noto stamani l' assessore regionale all' Ambiente della Basilicata Giovanni Rondinone, nel corso di un incontro con i sindaci della zona.
La contaminazione è stata rilevata nei giorni scorsi all' impianto Itrec, una ex-struttura dell' Enea che riciclava combustibile di centrali nucleari e che custodisce ancora scorie radioattive. A presentare tracce di radiazioni è il terreno nelle immediate vicinanze di un vascone di cemento interrato, contenente rifiuti nucleari ad alta radioattività.
L' impianto Itrec è gestito dalla Sogin, la società pubblica che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari. La contaminazione è stata scoperta durante controlli disposti dalla stessa Sogin in vista della rimozione delle scorie e della bonifica del sito. La Regione Basilicata ha fatto monitorare subito il terreno dalle agenzie regionali di controllo ambientale, APAT e Arpab.
«Il fermento riguardo all' impianto Itrec è del tutto ingiustificato - ha detto oggi l' assessore Rondinone nel corso di un incontro con i sindaci della zona, convocato d' urgenza dopo che ieri è uscita la notizia della contaminazione -. Abbiamo condotto le analisi necessarie, e non c' è nessun tipo di allarme».
«Siamo in presenza di una fossa dove sono stoccati rifiuti ad alta attività - ha spiegato Rondinone - ma i valori riscontrati nelle immediate vicinanze del contenitore, e in tutti gli altri punti di monitoraggio, non hanno nessun rilievo».
«Abbiamo chiesto maggiori analisi - ha aggiunto l' assessore all' Ambiente - ma non c' è nessun elemento di preoccupazione per la salute delle persone. C' è la nostra più attenta vigilanza: quel contenitore non è più adatto a contenere per molto tempo quel tipo di rifiuti, e quindi bisogna accelerare le operazioni già previste nel calendario della Sogin. Altro tema sarà quello del sito dove collocare i rifiuti, ma questa è un' altra questione».
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