«In Finanziaria più fondi per la Sanità». Al S. Carlo di Potenza: «Questa regione è l'eccellenza nel Sud». Priorità, la salute delle donne
12 Ottobre 2006
POTENZA - Visita in Basilicata del ministro della Salute, Livia Turco.
Nella finanziaria - ha dichiarato - «le risorse per la sanità passano dai 91,5 miliardi del 2006 a 97: questo non è un taglio, ma un significativo incremento, a cui va aggiunto l'aumento per gli investimenti».
Il ministro ha sottolineato che «il capitolo degli investimenti è molto richiesto in tutta Italia e in particolare nelle regioni del Mezzogiorno». Secondo Turco, «nel nostro Paese vi è bisogno di migliorare e rendere più umani gli ospedali: la finanziaria risponde a questa esigenza».
«La regione Basilicata rappresenta l'eccellenza per il sud d'Italia» ha quindi detto durante la visita all'ospedale San Carlo di Potenza.
Riferendosi alla possibile chiusura di alcune strutture sanitarie in Basilicata, il ministro ha detto che «alcuni ospedali in quanto ospedali non servono più, e devono essere riconvertiti per costruire il servizio territoriale, che nel lungo periodo serve di più».
«L'impegno del governo regionale della Basilicata - ha aggiunto il ministro - è quello di riqualificare, riammodernare e rendere più umani gli ospedali. Per ridurre l'emigrazione sanitaria non c'è la bacchetta magica: bisogna investire nella ricerca e nella medicina del territorio».
Sempre all'ospedale di Potenza, il ministro ha detto che «Le donne e la salute delle donne sono le priorità del Governo».
In precedenza il ministro era stata al consultorio familiare dell'Asl di Potenza: «Puntare sui consultori, come previsto dal decreto legge approvato all'inizio della legislatura - ha detto Turco - vuol dire adoperarsi per la salute di tutta la comunità «.
Il Ministro ha evidenziato che in materia di sanità «il Governo si trova di fronte a una duplice sfida: da un lato, promuovere l'unitarietà del sistema affinché non vi siano più liste di attesa dal centro-sud al nord. Poi - ha concluso - bisogna costruire l'altro pilastro della sanità che oggi è rappresentato dalla medicina dei cittadini e quindi dalla medicina del domicilio».
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