Mezzo milione per potenziare zootecnia e colture tipiche lucane
La giunta regionale ha infatti approvato una delibera con il programma degli interventi finalizzati allo sviluppo agricolo regionale
06 Settembre 2006
POTENZA - Oltre 500mila euro saranno impiegati per sostenere la zootecnia, le coltivazioni tipiche e la forestazione produttiva in Basilicata. Lo ha annunciato l'assessore all'agricoltura e sviluppo rurale, Gaetano Fierro. La giunta regionale ha infatti approvato una delibera con il programma degli interventi finalizzati allo sviluppo agricolo regionale, in attuazione delle azioni 7, 8 e 9 della legge 64/86. Gli interventi puntano a rafforzare le colture e le produzioni tipiche della regione, che per le caratteristiche del territorio e delle aziende possono rappresentare il punto di forza per lo sviluppo dell'agricoltura lucana.
Per la zootecnia (azione n. 7) sono previste azioni di monitoraggio condotti dalle Associazioni provinciali degli allevatori, per conoscere in tutte le aziende lucane quali sono le produzioni zootecniche, i loro derivati e le tecnologie di produzione e di trasformazione. Ciò consentirà di sostenere le filiere agro-zootecniche e migliorare gli allevamenti. Il totale costo dei progetti è di 280 mila euro (ripartito in 215mila euro per le azioni nella provincia di Potenza e di 65mila euro nella provincia di Matera). (segue)
L'azione n. 8 riguarda le colture tipiche attraverso l'ammodernamento delle strutture produttive, l'organizzazione dell'offerta, l'immagine del prodotto, il miglioramento dell'efficienza delle aziende agricole, nonchè attività promozionali. Disponibili 200mila euro. L'ultima azione, la n. 9, persegue l'obiettivo di una valorizzazione economica delle risorsa foreste e, in particolare, interesserà le aree dell'Appennino lucano e dell'abete bianco. Il progetto sarà condotto dall'Università della Basilicata, insieme a due ricerche sperimentali sulla coltura dei castagneti e sulla produzione dei vini.
«Le iniziative finanziate - commenta Fierro - concorrono a valorizzare il sistema produttivo agricolo e ad accrescerne la diversificazione e la competitività, contribuendo al raggiungimento di alcuni obiettivi indicati dal Piano di sviluppo rurale 2000-2006, quali, per esempio, la diminuzione del divario dei redditi agricoli e la vitalità delle aree rurali. Il programma, inoltre, è coerente con gli obiettivi imposti dalla Pac e in qualche modo anticipa importanti aspetti della nuova strategia di sviluppo rurale, che intende accrescere la competitività, valorizzare l'ambiente e migliorare la qualità della vita nelle campagne».
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su