I Verdi: un Parco dell'Arco Ionico Lucano per fermare le ruspe
Per evitare la privatizzazione dell'area del metapontino e della costa ionica da parte delle grandi aziende turistiche, sarà presentato al Consiglio regionale una proposta per l'istituzione del «Parco dell'Arco Ionico Lucano e della Magna Grecia»
05 Agosto 2006
POTENZA - Per evitare la privatizzazione dell' area del metapontino e della costa ionica da parte delle grandi aziende turistiche, i Verdi lucani presenteranno al Consiglio regionale una proposta per l' istituzione del «Parco dell' Arco Ionico Lucano e della Magna Grecia». Lo ha annunciato, in una nota, la portavoce regionale dei Verdi, Anna Fulgione.
Il perimetro proposto per il nuovo parco regionale comprende aree Sic (siti di importanza comunitaria) e Zps (zone di protezione speciale), quali il bosco di Policoro (Matera) e la foce dei fiumi Sinni, Basento, Bradano, Agri e Cavone.
«L' istituzione del parco - ha spiegato Fulgione - sarà propedeutica ad analoghe iniziative da intraprendere con la Puglia e la Calabria per istituire il Parco Nazionale dell' Arco Ionico-Golfo di Taranto. L' area - ha concluso - rappresenta un complesso naturalistico, storico, culturale, antropologico e archeologico unitario di eccezionale potenzialità, fondamentale per il rilancio di risorse strategiche per lo sviluppo, quali l' agricoltura di qualità e il turismo».
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su