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POTENZA - Un ex-gestore di scuole paritarie di Pomigliano d'Arco (Napoli) - Mario Iervolino, 50 anni - ed un impiegato in pensione di Potenza - Alfio Gnazza, 55 anni - sono stati arrestati dai Carabinieri potentini con l'accusa di aver promesso a studenti l'ottenimento del diploma superiore, in cambio di «bustarelle» da tre a cinquemila euro.
I due sono stati colpiti da ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari di Potenza, per il reato di concorso in millantato credito. Altre quattro persone sono state raggiunte da avvisi di garanzia. Sono i due responsabili legali delle scuole dove gli arrestati indirizzavano gli studenti, l'alberghiero "Casanova" di Angri (Salerno) e l'istituto tecnico "Marconi" di Potenza, e due potentini, un impiegato e un pensionato, che procacciavano i "clienti".
Ad Alfio Gnazza si rivolgevano le famiglie di ragazzi potentini che non riuscivano a prendere il diploma superiore. Il pensionato lucano li mandava da Iervolino, che, in cambio di soldi, prometteva loro un diploma sicuro nelle due scuole. La responsabile del "Casanova" di Angri (uno dei quattro indagati) era anche sua parente.
I Carabinieri di Potenza non hanno accertato se i due arrestati corrompessero effettivamente i docenti delle due scuole per far avere i titoli di studio ai loro clienti. Di certo, garantivano agli studenti e alle loro famiglie che il diploma sarebbe arrivato. Di qui l'accusa di millantato credito, confermata da intercettazioni telefoniche, documenti e testimonianze.
L'inchiesta comunque continua e gli investigatori non escludono di trovare in futuro le prove della corruzione.
L'indagine è nata da una vasta operazione che nell'ottobre dell'anno scorso aveva portato in carcere dodici persone in tutto il Meridione, con l'accusa di falsare gli esami per la patente, riprendendo le schede degli esaminati con una telecamera e suggerendo le risposte con un cellulare.
Gli investigatori aveva scoperto che il capo della banda, il potentino Michele Pietragalla, si rivolgeva ad Alfio Gnazza per far avere diplomi superiori "facili" agli studenti. Gnazza a sua volta indirizzava i ragazzi a Iervolino.
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