«Le Masserie del Falco» di Forenza avrebbe prodotto fatture false per ottenere quasi 800.000 euro di fondi pubblici per gli agriturismi, realizzando invece un albergo
19 Luglio 2006
POTENZA - La guardia di finanza di Potenza ha sequestrato ieri l'agriturismo «Le Masserie del Falco» di Forenza (Potenza) e ha denunciato la titolare e altre quattro persone per truffa. L' accusa è di aver prodotto fatture false per ottenere quasi 800.000 euro di fondi pubblici per gli agriturismi, realizzando invece un albergo vero e proprio.
La dimensioni della struttura (300 coperti e 25 posti letto) e l'accertamento di fatturazioni false hanno fatto scattare le indagini dei militari, che sono durate sei mesi. Secondo gli inquirenti l'azienda solo in apparenza è un agriturismo. In realtà è un vero e proprio ristorante, in cui si svolgono anche feste nuziali, con un giro di affari di 165 mila euro all' anno (la somma è quella denunciata dalla titolare) e con almeno una decina di lavoratori in nero.
La titolare dell'azienda, Antonia Lamiranda, era riuscita ad ottenere sovvenzioni pubbliche per gli agriturismi, con la complicità di altre quattro persone (uno della provincia di Potenza e tre pugliesi) che hanno emesso a suo favore fatture per operazioni inesistenti e documentazioni false.
Il gip di Potenza Rocco Pavese ha disposto il sequestro preventivo dell' attività commerciale e dell' immobile. Alla titolare è stato permesso di far svolgere all'interno della sua struttura i ricevimenti di nozze (una decina) già prenotati al momento del sequestro. Nella truffa non sono coinvolti funzionari pubblici preposti al controllo dei finanziamenti.
Le indagini dei militari proseguono per accertare eventuali responsabilità a carico di altre persone coinvolte.
L'operazione di ieri rientra nelle attività di lotta alle evasioni e alle frodi che negli ultimi sei mesi ha portato la guardia di finanza di Potenza ad individuare nella provincia sette attività commerciali che hanno percepito finanziamenti indebiti. Sono stati sequestrati complessivamente beni immobili (capannoni, strutture, terreni) e conti correnti per oltre 4.000.000 di euro.
Le fiamme gialle stanno svolgendo altri controlli in altri agriturismi della regione. Su dieci strutture già controllate, sei risulterebbero non in regola.
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