Legali Vittorio Emanuele Savoia fanno ricorso al Riesame
Contro la decisione del gip, Alberto Iannuzzi, che nei giorni scorsi ha confermato gli arresti domiciliari, nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sulla «holding del malaffare»
07 Luglio 2006
POTENZA - I difensori di Vittorio Emanuele di Savoia - coinvolto nell' inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sulla «holding del malaffare» - hanno presentato ricorso al Tribunale del riesame contro la decisione del gip, Alberto Iannuzzi, che nei giorni scorsi ha confermato gli arresti domiciliari.
L' appello al Tribunale del riesame (la data dell' udienza non è ancora stata fissata) è stato depositato stamani dall' avvocato potentino Donatello Cimadomo, che difende Vittorio Emanuele di Savoia insieme a Giulia Bongiorno e Franco Coppi. Il ricorso chiede la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari - che il principe trascorre in un appartamento di Roma - oppure la sostituzione con un' altra misura, meno afflittiva.
Vittorio Emanuele di Savoia fu arrestato nel pomeriggio del 16 giugno scorso, a Varenna (Como) e giunse nel carcere di Potenza all' alba del giorno dopo. Dopo quasi una settimana di detenzione in carcere, fu trasferito agli arresti domiciliari per decisione di Iannuzzi. Il gip negò la revoca degli arresti domiciliari, su conforme parere del pm, Henry John Woodcock, evidenziando che il principe può ancora inquinare le prove o fuggire all' estero.
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