A Palazzo Lanfranchi, da venerdì 30 giugno e fino al 5 novembre prossimo, verranno esposti oli, pastelli, opere grafiche, ceramiche e cartapesta dell'artista materano
25 Giugno 2006
MATERA - In occasione del decennale della scomparsa del pittore materano Luigi Guerricchio la Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico della Basilicata e la famiglia Guerricchio annunciano la mostra "Luigi Guerricchio. Opere" che sarà inaugurata a Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata, a Matera, venerdì 30 giugno alle ore 18.30 e sarà aperta fino al 5 novembre prossimo.
Saranno esposte le opere eseguite dal 1953 al 1996: oli, pastelli, opere grafiche, ceramiche e cartapesta. La pittura di Luigi Guerricchio (Matera 1932-1996), è fortemente ispirata dalle immagini e dai paesaggi a lui familiari: i Sassi e Matera in primo luogo ma anche le campagne e le case, il lavoro e le feste della gente del Sud.
L'interesse per l'uomo e per il suo stato nella società e nell'ambiente in cui vive si traduce in un realismo figurativo permeato di cultura e tradizione popolare. Trasferisce in pittura gli stati d'animo e i sentimenti che emergono dalla realtà oggettiva. Alla fine della sua attività diventa testimone dei cambiamenti della società lucana mantenendo una forte carica espressiva e una approfondita analisi psicologica dei personaggi protagonisti delle sue opere.
«Il tempo e il luogo fanno un pittore» è l'idea che Guerricchio condivide con Carlo Levi e Rocco Scotellaro, a cui fu legato da profonda amicizia. La mostra costituirà il preludio all'esposizione permanente nella Sezione del Museo dedicata all'arte contemporanea di una selezione di opere fra le 150 date in comodato dagli eredi Guerricchio alla Soprintendenza.
La mostra e il catalogo sono stati curati da Agata Altavilla, con testo critico di Giuseppe Appella, contributo storico di Paolo Venturoli e un testimonianza di Giuseppe Guerricchio. L'allestimento della mostra è a cura di Pietro Paolo Tarasco. Il catalogo, con foto di Giuseppe Maino, è stato pubblicato da Meridiana Libri-Donzelli Editori di Roma.
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