POTENZA - Sono iniziati questa mattina, al Palazzo di giustizia di Potenza, gli interrogatorii di garanzia delle 13 persone, tra cui Vittorio Emanuele di Savoia, arrestate venerdì dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal pm Henry John Woodcock. Quanto alle persone finite in carcere, si è cominciato oggi con Rocco Migliardi, il licenziatario messinese di società per la gestione di apparecchi elettronici da gioco. Secondo quanto riferito dal suo legale, Rocco Migliardi avrebbe ammesso le sue responsabilità e di aver pagato 20 mila euro per sbloccare le licenze dei videopoker, bloccate ai Monopoli di Stato.
Ancora oggi tocca al segretario del principe, Gian Nicolino Narducci, ad Achille De Luca (che però non ha risposto alle domande del gip) e a Massimo Pizza. Domani, invece, sarà la volta delle altre tre persone finite in manette, Vittorio Emanuele di Savoia, l'imprenditore veneziano Ugo Bonazza e il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi.
Le accuse a vario titolo sono di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, alla corruzione, al falso e gioco d'azzardo. Per Vittorio Emanuele di Savoia è già fissata per il 27 giugno inoltre l'udienza al Tribunale del Riesame, adito dai legali difensori. Da oggi e per i prossimi giorni previsti anche gli interrogatorii delle sei persone finite agli arresti domiciliari. Di Salvatore Sottile, indagato per concussione sessuale, si occuperà anche la Procura di Roma a cui sono già stati trasferiti gli atti. Nelle indagini è emersa anche un'intercettazione sul Lazio-Gate per la vicenda dell'esclusione della lista di Alternativa sociale alle Regionali 2005.
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