Truffe coi postdatati - Sequestrate anche munizioni
C'erano anche proiettili ed esplosivo tra il materiale sequestrato dai Carabinieri del comando provinciale di Matera nell'ambito dell'inchiesta denominata «Tabula rasa»
20 Maggio 2006
MATERA - C' erano anche munizioni e materiale pirico tra il materiale sequestrato dai Carabinieri del comando provinciale di Matera nell' ambito dell' inchiesta denominata «Tabula rasa» che ha portato all' arresto di cinque persone, due delle quali ai domiciliari, e a tre denunciati, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
Le munizioni, rinvenute nell' abitazione di una delle persone arrestate, comprendono proiettili di calibro 380 e 20 per fucile e calibro 22 e 9 per pistola, quest' ultimo impiegato per armi da guerra. Nell' abitazione di un' altro arrestato sono stati rinvenuti anche sei chilogrammi di materiale pirico.
I carabinieri stanno approfondendo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Matera Elisa Sabusco, per accertare la provenienza del materiale sequestrato e detenuto illegalmente. I possessori saranno denunciati anche per questo reato.
Gli inquirenti stanno verificando anche la gran mole del materiale cartaceo sequestrato: assegni di diverso importo, blocchetti di assegno in bianco, ma anche buoni fruttiferi postali con tagli da 2.500 e 5.000 euro, rubriche telefoniche e documentazione contabile che potrebbe contribuire a individuare altre aziende truffate dall' organizzazione malavitosa, che era solita commissionare partite di merce di vario genere emettendo assegni mai onorati.
Le indagini sono state estese anche in Puglia, dove negli ultimi tempi la banda si era trasferita per avviare nuove truffe, e sul patrimonio delle persone coinvolte nell' inchiesta, che hanno precedenti per gli stessi reati. I carabinieri hanno rinvenuto, in uno dei locali sottoposti a sequestro, merci non ancora vendute. Tra queste anche divani imballati, set di valigie e un kit per una maxipiscina da giardino.
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